15 marzo 2015: si è svolta la giornata mondiale del consumatore

World-Consumer-Rights-Day-2015Giornata del consumatore: “L’era del consumo insensato è finita”
L’accumulo non garantisce benessere e in un’epoca di crisi economica aumenta la tendenza dei consumatori a valutare in modo maggiore il rapporto qualità-prezzo nelle proprie scelte di consumo. Consumo responsabile e sharing economy sono state al centro della Giornata europea del consumatore che si è svolta a Bruxelles presso il Cese, il 15 marzo 2015.
Il presidente del Comitato economico e sociale europeo (Cese) Henri Malosse ha sottolineato la necessità di incoraggiare il consumo responsabile come uno dei principali obiettivi della Giornata europea del consumatore.
Malosse ha invitato tutti ad assumersi responsabilità: i consumatori, attraverso le loro scelte di consumo, ma anche le aziende, attraverso i loro metodi di produzione. La tendenza allo spostamento verso un consumo più responsabile e sostenibile è stato riconosciuto anche da altri partecipanti alla Giornata: le aziende devono soddisfare il crescente desiderio dei consumatori di stili di vita più sani e più sostenibili e la loro volontà di cambiare abitudini di consumo.
Del resto già nel gennaio 2014 un parere del Cese sul consumo collaborativo evidenziava: “Il consumo collaborativo o partecipativo si estende a una serie sempre maggiore di comunità e città di tutto il mondo, che utilizzano le reti tecnologiche per fare di più con meno grazie ad attività come l’affitto, il prestito, lo scambio, il baratto, il regalo oppure condividendo prodotti su una scala che precedentemente non era immaginabile”. Questo dunque “costituisce anche una soluzione alla crisi economica e finanziaria in quanto rende possibile lo scambio in caso di necessità”.
Altro tema affrontato nella giornata è stato quello della sharing economy, che offre forme interessanti e innovative di consumo, soprattutto in tempi di crisi economica; allo stesso tempo, i partecipanti alla Giornata hanno riconosciuto che non mancano le sfide poste da queste nuove forme di economia, come la costruzione della fiducia dei consumatori e la necessità di un quadro giuridico a tutela dei consumatori. Lo stesso Commissario europeo per la giustizia, la tutela dei consumatori e l’uguaglianza di genere Vĕra Jourová ha detto: “Credo che le norme comunitarie sui consumatori non debbano essere un ostacolo al consumo collaborativo. La sharing economy è un’opportunità sia per le imprese che per i consumatori. Questa può rendere i mercati più competitivi, può offrire ai consumatori una scelta più ampia, prezzi migliori e modalità di consumo più sostenibili. Ma con le grandi opportunità arrivano grandi responsabilità. Le tasse che sono dovute devono essere pagate. I diritti dei consumatori, le norme di salute e sicurezza devono essere rispettate, non indebolite”.

Da”Help consumatori

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