Alfredo Morini, un pilastro per CFL

Nessuno si aspettava che un uomo pieno di vita, pieno di voglia di fare e soprattutto con tanta esperienza da mettere a frutto, ci lasciasse così velocemente. La notizia del suo malore ci ha colpito come un fulmine a ciel sereno. Io stesso il giorno prima avevo parlato con lui per l’edizione di «Gente che coopera» che era in preparazione, garantendogli la puntualità delle consegna del mio articolo.
Alfredo era ancora molto attivo in Cooperativa. «Gente che coopera» era praticamente ancora trascinata da lui, ma non solo. La gestione della vendita dei libri era il suo fiore all’occhiello. Lui aveva la piena padronanza del programma, era molto preciso nel gestire le prenotazioni, curava molto i tempi di consegna, ma soprattutto aveva un contatto speciale con i soci che usufruivano del servizio libri e con i volontari che collaboravano alla gestione del servizio.
Ma Alfredo non si occupava solo di libri e di «Gente che coopera». Lui spaziava a tutto campo. Innanzitutto era la memoria storica di CFL. Non dimentichiamo che Alfredo è stato il presidente del salto di qualità della nostra Cooperativa: eletto presidente nel 1986, ha guidato il CdA fino al 1998, anno in cui dal distretto ci siamo trasferiti in viale Piave, trasformandoci da magazzino in supermercato. Essendo molto metodico, era il custode dell’archivio, era colui che si occupava delle scadenze delle varie pratiche riguardanti l’immobile, i Vigili del Fuoco, la lettura dei contatori del fotovoltaico (che lui ha voluto in anticipo sui tempi), il controllo dei consumi di energia, la gestione delle tessere soci e altre incombenze che però sono indispensabili per mantenere in ordine le carte dell’attività.
Io con lui avevo un rapporto particolare perché, come me, i problemi li affrontava senza tanti preamboli o discussioni inutili, cercava e trovava la soluzione e immediatamente si metteva al lavoro.
Ma che ha sempre contraddistinto Alfredo era la calma e la familiarità con cui si confrontava con i soci e con tutti. Mai una di­scussione, mai uno sgarbo con nessuno, sempre educato anche quando il suo interlocutore non lo era con lui.

Ci mancherai Alfredo.

A nome mio, del CdA e di tutta la CFL porgo sentite condoglianze alla famiglia, convinto che da lassù continuerà a vegliare sui suoi cari, ma anche sulla CFL.

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