È dura ma possiamo farcela

come-scrivere-una-lettera-ad-un-insegnante_b2d3dc032bfc04d3f59996144848e8f9Il 29 maggio scorso l’assemblea dei soci di CFL, dopo aver approvato il bilancio 2015, ha eletto il nuovo Consiglio di amministrazione e le altre cariche istituzionali della nostra Cooperativa. I risultati li conoscete. Ci siamo già messi al lavoro, ci siamo divisi i compiti e ognuno per la sua parte si è già attivato per consegnare al prossimo CdA, fra tre anni, una CFL migliore di come l’abbiamo presa in consegna. Per vincere questa sfida è molto importante che ognuna delle parti che compongono CFL si impegni al massimo nel proprio ruolo. Il CdA che ha ricevuto dai soci la delega a condurre al meglio la Cooperativa, deve avere sempre ben fissato in testa, sempre e solo il bene di CFL. A volte, per fare delle scelte importanti, bisogna abbandonare l’orgoglio personale e avere il coraggio di sfidare le critiche che potrebbero essere sollevate da qualcuno.  Avrete notato che ultimamente anche in CFL sono cominciate le offerte sui prezzi di alcuni prodotti con la “MISSIONE RISPARMIO”. È la politica del nuovo direttore SAIT, nostro consorzio di riferimento, alla quale noi abbiamo aderito.

I soci che hanno abbandonato la nostra (e anche loro) Cooperativa per fare spesa da altre parti, sanno che anche da noi ci sono le offerte? Sanno che alla fine fare la spesa in CFL non costa di più di altri punti vendita?

Noi dobbiamo informarli.

«Gente che coopera» viene letto da chi già viene in Cooperativa, quelli che veramente devono essere informati non lo vedono, inoltre sul nostro organo di informazione, solo ultimamente appaiono le offerte e i vantaggi che si possono avere ad acquistare in CFL.

Dobbiamo abbandonare l’idea che “comunicare” significa fare pubblicità e incitare la gente al consumo. Il nostro motto — consumare meno, consumare meglio — è sempre sacro, i nostri principi sono più che mai validi, ma se non siamo supportati dal risultato economico che solo il fatturato del nostro punto vendita ci può dare, non andiamo da nessuna parte, anzi, corriamo il rischio di andare verso una lenta agonia.

Dobbiamo uscire fuori dal nostro ambito e “comunicare” a tutti, soci e non soci, il nostro modo di consumare, sempre attento alla qualità, al lavoro di chi produce i nostri prodotti, al loro impatto sulla nostra salute, ma anche far sapere che questo modo di consumare non vuol dire spendere di più, ma semplicemente essere dei consumatori più attenti non solo a quello che acquistiamo, ma anche a come lo acquistiamo e al nostro portafoglio. Questa è solo la prima sfida che ci attende, altre ne dovremo affrontare, come abbiamo appena detto nelle assemblee appena concluse. Per vincere però occorre più che mai un lavoro di squadra. I soci devono garantire il loro apporto di idee, ma anche il loro apporto economico, continuando a fare la spesa nella loro Cooperativa, garantendo il fatturato. I dipendenti devono dare il massimo delle loro capacità per meglio servire il socio e collaborare con il CdA per mettere in pratica le scelte che ha fatto. I consiglieri devono ascoltare e interloquire con i soci e i dipendenti, per operare delle scelte gestionali il più possibile “sagge”.

Uniti ce la faremo.

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