GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA CONSAPEVOLEZZA DELLA PERDITA E DELLO SPRECO ALIMENTARE

Per la prima volta assoluta nella sua storia, la FAO (l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura) ha istituito una giornata internazionale dedicata alla consapevolezza delle perdite e degli sprechi alimentari 

Si celebra in tutto il mondo il 29 settembre e ha l’obiettivo di sensibilizzare la popolazione globale sull’impatto che, ogni giorno, generano a livello economico, sociale e ambientale le tonnellate di cibo che buttiamo via prima che arrivi in tavola 

Quest’anno l’evento si è tenuto in forma virtuale martedì 29 settembre dalle 16:00 alle 19:30, durante la 75ª sessione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, con lo slogan: “Stop alle perdite e agli sprechi alimentari. Per le persone. Per il pianeta”. 

Quando si parla di cibo sprecato, si distingue tra perdite (food losses) e sprechi alimentari (food waste). La perdita di cibo si verifica lungo la catena di approvvigionamento alimentare, dalla raccolta del prodotto all’immissione in commercio, mentre lo spreco avviene nelle fasi di vendita al dettaglio e consumo individuale. 

La FAO stima che, a livello mondiale, quasi il 14% del cibo prodotto venga perso tra la fase di raccolta e quella di vendita al dettaglio, come leggiamo nell’ultimo report (http://www.fao.org/state-of-food-agriculture/2019/en/). Ogni volta che questo fenomeno si verifica, insieme al cibo vanno perse anche tutte quelle risorse — ambientali, energetiche e professionali — che sono state utilizzate per produrlo e lo smaltimento dei rifiuti alimentari nelle discariche accresce le emissioni di gas serra, incidendo negativamente sulle condizioni climatiche. La FAO stima che il 38% del consumo totale di energia nel sistema alimentare globale venga utilizzato per produrre cibo che va perso o sprecato. 

Questa call to action globale, che invita a ottimizzare l’uso del cibo prodotto e a introdurre soluzioni innovative che ne tutelino i metodi di lavorazione e diffusione, arriva in un momento storico in cui, a causa della pandemia da COVID–19, siamo tutti chiamati a ripensare il nostro rapporto con ciò che mangiamo, nell’interesse delle persone e del pianeta, come recita lo slogan scelto dalla FAO per l’occasione. 

Ed ecco i messaggi chiave della FAO per la prima Giornata internazionale della consapevolezza sugli sprechi e le perdite alimentari 

  1. Non c’è spazio per la perdita e lo spreco di cibo in questo periodo di crisi! La pandemia COVID–19 è un campanello d’allarme e ci invita il modo in cui produciamo, maneggiamo e sprechiamo il nostro cibo! 
  2. La riduzione delle perdite e dello spreco di cibo ci fornisce un potente mezzo per rafforzare i nostri sistemi alimentari. 
  3. L’innovazione, le tecnologie e le infrastrutture sono fondamentali per aumentare l’efficienza dei sistemi alimentari e per ridurre le perdite e gli sprechi alimentari. 
  4. Gli interventi pubblici dovrebbero cercare di facilitare gli investimenti per arginare le perdite alimentari e la riduzione degli sprechi da parte degli attori privati, soprattutto in quest o momento critico. 
  5. È necessario progettare modelli di business innovativi, con la partecipazione del settore privato, e sono necessari nuovi approcci per finanziarli, per fermare definitivamente la perdita di cibo e lo spreco di cibo. 
  6. Dobbiamo tutti prestare attenzione e non sprecare cibo: per l’umanità, per il pianeta! 

Per garantire modelli sostenibili di produzione e consumo alimentare (il 12° Obiettivo di Sviluppo Sostenibile promosso dall’ONU), la FAO ha creato il Food Loss Index (FLI), un indicatore delle percentuali di cibo rimosse dalle catene di approvvigionamento che, dal 2015, monitora le variazioni e i progressi nella riduzione della perdita di cibo. A livello economico, per esempio, le perdite alimentari nell’Africa subsahariana, dove la maggior parte dei piccoli agricoltori vive con meno di due dollari al giorno, ammontano a quattro miliardi di dollari l’anno. 

DOVE E PERCHÉ SI VERIFICANO GLI SPRECHI ALIMENTARI? 

Nelle fattorie: le cause principali delle perdite in azienda includono tempi di raccolta inadeguati, condizioni climatiche sfavorevoli, pratiche errate applicate alla raccolta e sfruttamento della manodopera. 

Nei magazzini: le perdite più significative sono causate da uno stoccaggio inadeguato, nonché da decisioni prese nelle fasi iniziali della catena di approvvigionamento che fanno sì che i prodotti abbiano una durata di conservazione molto breve. 

Nelle fasi di trasporto: una buona infrastruttura e una logistica commerciale efficiente sono fondamentali per prevenire la perdita di cibo. La lavorazione e il confezionamento svolgono un ruolo cruciale nella conservazione degli alimenti e le perdite sono spesso causate da strutture inadeguate, malfunzionamenti tecnici o errori umani. 

Durante la vendita al dettaglio: le cause dello spreco alimentare a livello di vendita al dettaglio sono legate alla durata di conservazione limitata, alla necessità che i prodotti alimentari soddisfino gli standard estetici in termini di colore, forma e dimensione e alla variabilità della domanda dei consumatori. 

In casa: lo spreco dei consumatori è spesso causato da una scarsa pianificazione degli acquisti e dei pasti: si compra troppo, non si tiene conto di quanto riportato sull’etichetta e non si è in grado di conservare in maniera ottimale gli alimenti una volta aperti. 

Slow Food riconosce da sempre il ruolo chiave che il cibo svolge nella nostra quotidianità, in termini economici, ecologici, sociali e politici da un lato, e di valore imprescindibile per la salute, il benessere e la prosperità dell’uomo dall’altro. E non smetteremo di denunciare la vergogna dello spreco alimentare in tutte le sue forme. 

Quest’anno, in occasione della giornata internazionale della consapevolezza della perdita e dello spreco alimentare, Slow Food si è unito all’appello lanciato dalla FAO con eventi organizzati ad hoc in tutto il mondo dalla sua rete internazionale: in particolare, segnaliamo la grande Disco Soup organizzata da Slow Food Giappone il 26 settembre, che ha visto momenti di condivisione in presenza e un grande evento on line per discutere di sostenibilità alimentare e la campagna #nofoodloss, che lo Slow Food Youth Network ha promosso in Azerbaijan all’interno del progetto COVCHEG e sensibilizzerà sullo spreco alimentare tutti coloro che vorranno unirsi ai canali social dedicati nel corso del 29 settembre. 

fonte: slowfood.it

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