In arrivo nelle scuole le mense biologiche certificate

Mense biologiche certificate nelle scuole: è quanto prevede un emendamento alla manovra economica presentato dal Governo per favorire la diffusione e l’uso di prodotti biologici nelle scuole. “Per la prima volta — ha dichiarato il Ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina — avremo mense scolastiche biologiche certificate. Un risultato importante che si inserisce nella nostra strategia per promuovere modelli agroalimentari più sostenibili e garantire ai nostri figli un’alimentazione più sana anche nelle scuole”.

L’emendamento, promosso da Martina e condiviso con i ministri dell’Istruzione e della Salute, istituisce un fondo da 44 milioni di Euro, che sarà gestito dal Ministero delle Politiche agricole, per ridurre i costi a carico degli studenti e realizzare iniziative di informazione e promozione nelle scuole. Le scuole che vorranno attivare la mensa bio dovranno inserire le percentuali minime di utilizzo di prodotti biologici, dei requisiti e delle specifiche tecniche fissate dal Ministero delle Politiche agricole insieme al Ministero dell’Istruzione. Spiega ancora Martina: “Il fondo che abbiamo previsto sarà utile proprio a rendere più accessibili i servizi e a proseguire le azioni di educazione alimentare che abbiamo iniziato con Expo Milano. L’Italia è leader del settore biologico in Europa, con più di 60.000 operatori e 1,5 milioni di ettari coltivati. Con questo provvedimento dimostriamo ancora una volta di essere all’avanguardia e di rappresentare un laboratorio di buone pratiche da condividere a livello internazionale”.

L’emendamento è stato accolto con favore da AssoBio e da FederBio, che sottolineano come la produzione di biologico sia interesse nazionale per la promozione della salute e della sostenibilità del Paese. Le due associazioni ricordano che già nel 2000 era stato previsto l’inserimento di bio nelle mense scolastiche, per proseguire poi qualche anno dopo con la legge n. 221/2015 che, nel dettare le disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy, stabiliva che almeno il 15% della carne e almeno il 40% degli altri prodotti usati nella ristorazione collettiva pubblica dovessero essere biologici.

Con l’emendamento del MIPAAF si chiude il cerchio, affermano le due sigle, anche attraverso l’istituzione del fondo per sostenere le amministrazioni locali che certifichino la provenienza biologica degli ingredienti utilizzati nelle mense e avviino iniziative di promozione e d’informazione degli utenti. Commenta il presidente FederBio Paolo Carnemolla: “L’emendamento incentiva i Comuni a incrementare la presenza di prodotti biologici nelle mense, che dovranno essere certificate proprio come sono certificate e sottoposte al sistema di controllo europeo le 53.000 aziende agricole biologiche italiane che coltivano nel rispetto dell’ambiente senza utilizzare nemmeno un grammo di concimi, erbicidi, insetticidi e anticrittogamici chimici di sintesi e le 7.000 imprese che trasformano i loro prodotti di qualità senza coloranti, conservanti e altri inutili additivi, dimostrando ogni giorno come sia del tutto possibile l’alternativa di una produzione di vera qualità”.

Le due associazioni sottolineano la necessità di invertire la rotta e agire per la difesa dell’ambiente e della salute. E ricordano i dati dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale: in oltre il 60% delle acque superficiali e in oltre il 30% di quelle profonde si trovano 224 pesticidi diversi, in prevalenza diserbanti. Per non parlare dei residui di pesticidi che finiscono sui cibi.

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