Proprietà del carciofo

Il carciofo è una pianta di origine mediterranea, con un fusto robusto e ramificato. La sua altezza può raggiungere 1,20 metri. Viene raccolto da ottobre a giugno e molte specie (nel mondo sono coltivate circa 90 varietà, tondeggianti o allungati, con spine o senza, in diverse tonalità di verde e con sfumature violacee) fioriscono più volte durante l’anno. L’Italia, attualmente, è il maggior produttore mondiale di carciofi.

Composizione chimica
Il segreto delle sue virtù risiede nella cinarina, la sostanza aromatica che gli conferisce il caratteristico sapore amaro e molte delle sue proprietà benefiche e terapeutiche.
Il carciofo è composto per lo 0,15% di grassi, il 3,1% di proteine, il 5,4% di fibre, l’1% di zuccheri, l’85% di acqua  e l’1,1% di ceneri. È ricco di potassio, contiene calcio, sodio, fosforo, ferro, magnesio, zinco, rame, manganese e selenio. Contiene vitamina A, le vitamine B1, B2, B3, B5, B6, B12, vitamina C, vitamina E, K e J.100 grammi di parte edibile apportano  47 calorie.

Ricco di antiossidanti
Nel cuore del carciofo è presente l’acido clorogenico, una sostanza con proprietà antiossidanti, che è in grado di prevenire malattie arteriosclerotiche e cardiovascolari. Su 1.000 diversi tipi di cibi vegetali, i carciofi sono al 7° posto per contenuto di antiossidanti, uno dei principali mezzi di difesa del sistema immunitario nei confronti dei radicali liberi, sostanze dannose per la salute che possono dare origine a diverse malattie, tra cui anche tumori.
Le proprietà antiossidanti dei carciofi provengono dai polifenoli (quercetina e rutina), dalla vitamina C, la vitamina A, la vitamina E e dai flavonoidi. È stato dimostrato che i flavonoidi hanno proprietà preventive nei confronti del tumore al seno.
Diuretico e digestivo Il carciofo ha proprietà digestive e diuretiche, per cui viene impiegato anche nella preparazione di prodotti dimagranti.

Benefici al fegato
L’organo che trae i maggiori benefici dalle proprietà del carciofo è il fegato. La cinarina, un acido presente anche nelle foglie, i cui principi attivi vengono disattivati dalla cottura (per questo motivo è meglio consumare il carciofo crudo), favorisce la diuresi e la secrezione biliare. La cinarina è anche utile al fegato per guarire da patologie come epatite, cirrosi ed ittero. Efficace anche in caso di avvelenamento chimico.

Abbassa il colesterolo
Una proprietà molto importante del carciofo, grazie alla presenza di cinarina e inulina, è la capacità di abbassare il livello di colesterolo cattivo LDL nel sangue, proteggendo l’organismo dall’ipertensione, dall’arteriosclerosi, dall’infarto e dall’ictus.

Pressione sanguigna
Il carciofo è una buona fonte di potassio, un minerale che svolge un ruolo importante per il buon funzionamento di tutti gli organi. In particolare il potassio aiuta l’organismo a neutralizzare gli effetti del sodio in eccesso, che porta un innalzamento della pressione sanguigna.

Aiuto per i diabetici
Studi scientifici dimostrano che il carciofo contribuisce ad equilibrare i livelli di zucchero nel sangue, tanto che questo prezioso ortaggio può essere considerato un valido aiuto nella lotta al diabete.

Salute del cervello e delle ossa
I carciofi forniscono circa il 12% della dose raccomandata di vitamina K, che offre protezione contro il danno neuronale e la degenerazione cerebrale e rappresenta un metodo preventivo per l’Alzheimer e la demenza negli anziani. La vitamina K svolge anche un ruolo importante nella formazione delle ossa e nel mantenimento della loro salute.

Freschezza
Per riconoscere la freschezza di un carciofo, afferratelo con indice e pollice e premete. Se il carciofo è duro e compatto, è fresco; se tende ad appiattirsi, non lo è. Deve avere le punte ancora ben chiuse e, se il gambo ha ancore delle foglie attaccate, devono essere ben fresche, non appassite.

Curiosità
Il gambo dei carciofi più teneri, privato della sua “buccia” esterna, può essere consumato crudo in insalata o in pinzimonio. Anche mangiato da solo, crudo e senza condimento, ha un gusto davvero apprezzabile.
Gran parte dei principi attivi del carciofo è contenuto nelle foglie, che normalmente non vengono consumate. Anche nell’uso erboristico e medicinale la parte del carciofo che viene impiegata è la foglia vera e propria. Preparando un infuso con le foglie, si ottiene una bevanda molto amara, in grado di ridurre la percentuale di colesterolo nel sangue.
Se cuocete i carciofi, non gettate l’acqua di cottura, in quanto è molto ricca di minerali e può essere aggiunta a minestre con conseguenti effetti benefici.
Meglio non consumare carciofi nel periodo dell’allattamento, perché riducono la produzione di latte.

Conservazione
Per conservare i carciofi senza che il loro aspetto e le loro proprietà si alterino, seguite questo semplice procedimento: prendete il carciofo, togliete le foglie esterne più dure, tagliate via il gambo lasciandone solo 5 cm circa, lavatelo ed asciugatelo. Fatto questo, prendete un canovaccio, avvolgete i carciofi precedentemente preparati e riponete il tutto in un sacchetto di plastica, che lascerete aperto. Riponete in frigorifero e consumateli entro 6–7 giorni.

A cura di Martina Mangili

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