RAVANELLI: PROPRIETÀ E VALORI NUTRIZIONALI

I ravanelli (Raphanus sativus) appartengono alla famiglia delle Crucifere. Alleati del fegato e dei reni, sono utili per il rilassamento dei muscoli e del sistema nervoso 

I ravanelli sono ortaggi poco apprezzati in Italia, dove si mangiano solo crudi. In altre nazioni il loro consumo è molto più diffuso e si servono anche cotti. Dei ravanelli si mangia soprattutto la radice; ne esitono di diversi tipi che si distinguono in base al colore. 

Il periodo migliore per la raccolta va da aprile a luglio ma, grazie alle coltivazioni in serra, si possono trovare in commercio tutto l’anno. Quelli più piccoli sono preferibili in quanto meno legnosi. 

Per essere certi di acquistare ravanelli freschi bisogna controllare lo stato delle foglie che, ovviamente, non devono risultare appassite. 

PROPRIETÀ E BENEFICI DEI RAVANELLI 

I ravanelli hanno solo 11 kcal (45 kJ) per 100 grammi. Sono composti per lo più di acqua; tra i nutrienti contengono ferro, fosforo, calcio, vitamine del gruppo B, vitamina C e acido folico. Hanno proprietà diuretiche e depurative. Sin dall’antichità è nota la loro capacità di conciliare il sonno. 

I ravanelli vantano numerose altre proprietà terapeutiche che vengono sfruttate soprattutto in fitoterapia. Aiutano il rilassamento dei muscoli e del sistema nervoso; sotto forma di infusi e decotti possono essere utilizzati come sedativo della tosse e contro le infezioni delle vie respiratorie; i semi di ravanello sono un blando lassativo. Anticamente venivano usati come rimedio naturale contro la febbre. 

I germogli di ravanello sono una inesauribile fonte di vitamina C e sali minerali. Hanno proprietà remineralizzanti, antisettiche e diuretiche, utili anche nella prevenzione dell’asma. 

CURIOSITÀ SUI RAVANELLI 

Nel 2005 in Giappone, nella città di Anoi, un ravanello gigante spuntò dall’asfalto, attirando la curiosità della gente. Venne chiamato Dokonjo Daikon, cioè “ravanello dallo spirito combattente” e divenne il simbolo della costanza che supera le difficoltà. 

Questo ravanello gigante venne protetto e ammirato e se ne parlò sui giornali e in TV, nacque persino un sito web e si pensò di studiarne il DNA per riprodurne la straordinaria forza. 

Poi, una mattina, fu trovato decapitato. Un vandalo mise un punto sulla vita di Dokonjo Daikon, colpendo al cuore la popolazione di Anoi, che si era affezionata moltissimo all’ortaggio. 

In Italia i ravanelli si mangiano soprattutto in insalata o in pinzimonio. Un’idea per variare la dieta è quella di utilizzare le foglie di ravanelli che, cucinate con le stesse modalità degli spinaci, sono un ottimo ingrediente per frittate e zuppe. Le foglie dei ravanelli si abbinano bene alle patate, quindi si possono preparare crocchette di foglie di ravanelli e patate, da friggere o cuocere in forno. 

Margherita Russo 

Fonte: www.cure-naturali.it

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