Recensioni di marzo

Natasha Wodin
VENIVA DA MARIUPOL
L’Orma editore, 2018, 384 pagine
€ 21,00 (al socio € 17,85)

Nei libri di Natasha Wodin ritroviamo la ricerca delle poche tracce conosciute di una storia familiare, la sua, segnata dalle tragedie del Novecento: la sua famiglia, di origine greca e di ascendenza aristocratica, proveniente dal mar d’Azov, aveva tra i suoi membri diversi sostenitori della Rivoluzione del 1917; i parenti vennero colpiti prima dalla repressione staliniana, quindi dall’avvento del Terzo Reich. Solo pochi anni fa (grazie a un forum on line russo–tedesco) è riuscita a ricostruire la storia dei suoi genitori (che non le avevano mai voluto parlare delle radici familiari), insieme a quella di zie e zie, nonni e cugini, cancellati prima dai gulag e poi dai Lager. Nelle sue opere viene data voce anche alle vicende degli Ostarbeiter, i deportati dei territori occupati dell’Europa centro–orientale, costretti ai lavori forzati dai Nazisti (si stima in numero tra i 3 e i 5 milioni). Nel libro ci racconta la storia della sua infanzia, quella di una bambina circondata da ostilità e pregiudizi. Dice l’autrice: «È difficile far capire fino in fondo cosa significasse essere Russi tra i Tedeschi in quel periodo, quale clima di odio e sospetto circondasse tutti noi, anche i più piccoli. Eravamo considerati come il nemico dell’intera società, i barbari che minacciavano l’esistenza stessa del Paese. […] Credo che solo negli anni Sessanta il clima sia davvero cambiato». Natasha descrive una Germania che assomiglia a «un unico enorme Lager», dove sorgevano oltre 42.000 campi di lavoro forzati, dalle piccole fattorie agricole agli enormi impianti industriali che sostenevano lo sforzo bellico del Reich. «In quegli anni non c’era azienda, né fattoria né casa privata nella quale non si facesse ricorso ad almeno un deportato o deportata utilizzati come lavoratori coatti. Dopo un lungo silenzio, dell’Olocausto si è cominciato per fortuna a parlare, ma quest’altra parte della storia della deportazione rimane ancora poco nota ai più. Credo che in Germania le cose siano andate così perché la distribuzione dei deportati era stata talmente capillare da evidenziare la complicità e un tornaconto diffusi tra la popolazione, sia perché, specie le aziende più grandi, hanno temuto praticamente fino a oggi di dover versare degli indennizzi a centinaia di migliaia se non a milioni di sopravvissuti».

Natasha Wodin, nata in Baviera nel 1945 da genitori ucraini deportati in Germania come forza lavoro coatta durante la seconda guerra mondiale, è una delle più interessanti autrici tedesche degli ultimi decenni; “Veniva da Mariupol”, best seller in patria, ha vinto il premio della Fiera di Lipsia 2017 ed è il suo decimo romanzo. Ha vinto i prestigiosi Herman Hesse Preis, Alfred Doblin Preis e Adelbert von Chamisso Preis.


Ed Brubacker, Sean Phillips, Elizabeth Breitweiser
KILL OR BE KILLED
Libro uno
Mondadori, 2017, collana “Oscar ink”, pag. 128, illustrato
€ 19,00 (al socio € 16,15)

In questa graphic novel, piccolo capolavoro noir, il ventottenne protagonista Dylan, di carattere debole e poco risoluto, con la tendenza a chinare il capo di fronte ad angherie e soprusi, davanti all’ennesimo torto subito decide di porre fine alla sua vita, che ritiene vuota e priva di significato. Ma non ci riuscirà: miracolosamente illeso, si troverà invece improvvisamente davanti a un dilemma — che in realtà non ha vie d’uscita, perché è la condizione che gli viene posta proprio per continuare a vivere: uccidere una persona malvagia al mese, per sempre; glielo impone un’oscura presenza che gli spiega che, salvandosi, lo ha privato di una vita e che questo sarà il prezzo per sdebitarsi, pena la sua stessa vita. La vicenda narrata, viaggio nella mente del protagonista, ci cattura facendoci muovere di notte in vicoli bui, in giro per New York in un gelido mattino invernale; la città infatti fa da sfondo, diventando anche una dei protagonisti del fumetto.


Sven-Jorg Buslau, Corinna Hembd
ECHINACEA
La straordinaria pianta che cura le infezioni, le malattie respiratorie e i disturbi più comuni
Macro Edizioni, 2014, collana “I Macro tascabili del benessere”, pag. 160
€ 5,90 (al socio € 5,02)

L’echinacea (Echinacea purpurea ed Echinacea angustifolia) appartiene alla famiglia delle Composite; è nota per le proprietà immunostimolanti e antivirali, ed è utile per rafforzare le difese immunitarie e curare i sintomi di malattie da raffreddamento come febbre, raffreddore e tosse, ma anche infezioni del sistema urinario come la cistite. Svolge azione antibiotica e batteriostatica, ha proprietà antinfiammatorie, oltre che antivirali come già detto.

Gli autori illustrano le varie forme in cui può essere utilizzata: succo, infuso, tisana, compressa, tintura madre, gocce, caramelle, creme ed impacchi e spiegano come viene adoperata in omeopatia e in omotossicologia.


Chiara Carminati
LA SIGNORA DEGLI ABISSI
Sylvia Earle si racconta
Editoriale Scienza, 2017, collana “Donne nella scienza”, illustrato, pag. 128,
€ 12,90 (al socio € 10,97)

Il libro ci racconta la storia dell’oceanografa statunitense Sylvia Earle, nata nel 1935, che fin da bambina nutre un amore sconfinato per il mare. E quando neanche ventenne riemerge dalla sua prima immersione con le bombole, ha una certezza: vuole diventare biologa marina, passare la vita in acqua e impegnarsi per la salvaguardia degli oceani.

Sylvia, nel corso della sua carriera, ha preso parte ad oltre 60 spedizioni, con più di 6.000 ore di immersioni; le sue ricerche vertono principalmente sullo studio dell’ecosistema marino attraverso l’esplorazione diretta dei fondali.

Chiara Carminati è traduttrice, scrittrice di libri per adulti e ragazzi, autrice di poesie, canzoni e testi teatrali. È stata candidata al Premio Internazionale Hans Christian Andersen 2016.

Lettura indicata dagli 11 ai 14 anni

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