Recensioni di marzo

Louise O’Neill
Solo per sempre tua
ediz. Hot Spot – Il castoro, 2016, pag. 367,
€ 16,50 al socio € 14,25

Ambientato in un futuro prossimo ma molto vicino al presente come tipologia di comportamenti -e per questo motivo particolarmente inquietante- il libro, con il suo scorrere apparentemente lento ma inesorabile, quasi in assenza di azioni significative, ci fa scivolare lentamente in un’atmosfera allucinatoria, all’interno di un universo a prevalenza femminile. Al centro della storia due amiche, Isabel e Freida: 16 anni, frequentano l’ultimo anno della Scuola e sono in attesa della Cerimonia, dove sperano di essere scelte come compagne di uomini ricchi e potenti. L’alternativa è diventare concubine, o non essere scelte affatto e andare incontro a un destino di sorveglianti; o peggio ancora diventare oggetto di esperimenti di selezione genetica. Come tutte le altre ragazze anche Isabel e Freida sono state prodotte in laboratorio e allevate con l’unico scopo di diventare perfette: la cura del corpo diventa perciò la loro unica ragione di vita, il loro carattere deve essere per forza socievole e disponibile; ogni comportamento difforme viene punito. Lentamente avvicinandosi il momento della Cerimonia, la pressione psicologica sulle ragazze diventa insostenibile; quando i ragazzi arrivano per scegliere le loro compagne, Freida sa che deve combattere per il suo futuro, anche se questo significherà per lei trasgredire alle regole imposte, tra le prime quella di rimanere passive e semplicemente ubbidire uniformandosi ai comportamenti richiesti; consapevole dentro di sé che le conseguenze possono essere irreparabili. Louise O’Neill è nata a Cork, in Irlanda. Ha lavorato negli Stati Uniti al mensile di moda “Elle”; attualmente lavora come giornalista freelance per una serie di giornali e riviste irlandesi, occupandosi di questioni femminili, ma anche di moda e di cultura pop.

 

Walter Legnani
Viscum album e cura oncologica. Esperienze cliniche di una terapia naturale
Tecniche Nuove, 2008, collana “Medicina naturale”, pag. XVI-103 – disponibile in eBook a euro 10,99
€ 13,90 al socio € 11,81

Oggi rischiamo di vedere il tumore solo come una malattia di una cellula o del suo patrimonio genetico e non come malattia di una persona lungo il suo cammino. Walter Legnani ritiene che dal tumore si possa guarire di più e che per farlo bisogna, oltre a fare delle cure appropriate, cambiare di più. Il testo nasce dall’esperienza dell’autore all’interno di un servizio oncologico ospedaliero, ma anche e parallelamente dall’incontro con la medicina antroposofica fondata da Rudolf Steiner. Proprio Steiner, che ha insegnato questa visione di insieme dell’uomo, ha indicato il Viscum Album come terapia antitumorale. Il testo prende in esame i nessi tra la visione “spirituale” dell’uomo e l’estratto di questa pianta molto particolare, descrivendone concretamente l’utilizzo e le proprietà terapeutiche. Tramite l’osservazione e la narrazione di alcuni casi clinici l’autore vuole mostrare come si possa coniugare lavoro medico e lavoro biografico, così da poter mettere in atto una cura in cui non si dimentichi questo “tutto”: la persona nel suo mondo e nel suo tempo. Secondo l’autore, insieme alla terapia con Viscum, dobbiamo mettere in atto tutto ciò che sostiene le forze dell’anima e dell’Io: un programma di cura che dovrebbe diventare diritto di ogni malato.  Walter Legnani, medico molto conosciuto e apprezzato in campo scientifico ed ospedaliero, si è spento nel giugno 2015. Laureato nel 1978 presso l’Università degli studi di Milano, aveva conseguito la specializzazione in Oncologia Clinica nel 1983 presso l’Università di Parma. Già responsabile dei servizi di oncologia degli Ospedali di Abbiategrasso (Azienda Ospedale Civile di Legnano) e di Rho (Azienda G.Salvini di Garbagnate), aveva prestato servizio dal 2009 presso la Casa di Cura “Città di Milano” e la Casa di Cura “La Madonnina”. Autore di numerosi articoli su riviste scientifiche e interventi congressuali su argomenti di terapia oncologica, prevenzione e terapie integrate, da anni si era occupato con particolare interesse di una metodologia di cura globale del paziente oncologico e di integrazione tra terapie convenzionali e terapie di supporto di tipo complementare naturale.

 

Paolo Dall’Oglio
La sete di Ismaele
Gabrielli Editori, 2012, pag. 157
euro 13,00 al socio euro  11,05

Sono trascorsi quasi 5 anni dalla seconda edizione di questo libro vivo e coraggioso eppure gli scritti di Padre Dall’Oglio sono, addirittura oggi più di ieri, di grande attualità e urgenza.
In queste pagine, come in un diario, sono raccolti i testi inviati mensilmente alla rivista internazionale dei gesuiti “Popoli” dal Gennaio 2007 all’Ottobre 2012: essi raccontano e ci trasmettono le riflessioni sull’attualità e sulla quotidiana esperienza di dialogo e di convivenza tra cristiani e musulmani, direttamente vissuta dalla comunità fondata da Padre Dall’Oglio nel monastero di Mar Musa in Siria. Qui vive una comunità monastica ecumenica, maschile e femminile, dedita all’accoglienza e promotrice del dialogo tra religioni “nell’orizzonte del lavoro, dell’impegno, del desiderio di costruire l’armonia islamo-cristiana”, dialogo fatto anzitutto di vita condivisa. Gli articoli pubblicati nel libro mostrano una reale possibilità di convivenza e interazione tra cristiani e musulmani e ci invitano a scoprire il dialogo interreligioso come una strada alternativa e concreta contro la violenza per costruire una speranza di pace.
“La sete di Ismaele”, figlio di Abramo avuto con Agar, la serva di Sara, evocata nel titolo è la “sete” degli ultimi e degli esclusi dalla terra, che Padre Dall’Oglio ci invita ad accogliere riconoscendo le diversità religiose.

Paolo Dall’Oglio (Roma 1954) nel 1975 entra nella Compagnia di Gesù. Dal 1991 ha fondato a Deir Mar Musa (Siria) nel monastero restaurato grazie alla sua tenacia, una comunità monastica autonoma, maschile e femminile, dedita all’accoglienza e al dialogo interreligioso. Nel 2006 per questa esperienza ha vinto il Premio Euro-Mediterraneo per il Dialogo tra le Culture. Nel giugno 2012 è stato espulso dalla Siria a causa del suo attivismo e delle posizioni prese a favore della pace. Nel luglio 2013 viene rapito e da allora non si hanno più notizie di lui.
Sara  Bozzini

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