Recensioni dicembre 2013

Matthew Fox
CREATIVITÀ
Dove il divino e l’umano si incontrano

Fazi editore, 2013, collana “Campo dei fiori”, pag. 260,
€ 13,60 (al socio € 11,56)

In questo libro, propostoci da un nostro socio, l’autore si interroga su cosa ci rende unici come specie e qual è la caratteristica che ci avvicina al divino. Per Matthew Fox è proprio la creatività, il potere dell’immaginazione, la nostra capacit di trasformare ed evolverci. In questo saggio profondo ma scritto in un linguaggio semplice, avvalendosi delle scoperte scientifiche così come delle sacre scritture e delle tradizioni spirituali e religiose orientali, Fox spiega che la creativit può rivolgersi al bene, assumendo un potere salvifico, come al male, sprofondando nel demoniaco, ma è il tratto vitale degli esseri umani, ciò che ci rende artefici e responsabili della nostra storia. Nel “caos” della vita contemporanea, dove in gioco c’è la sopravvivenza della specie e quella della terra nel suo complesso, servono coraggio, rischio e innovazione. Dando una sua innovativa lettura del “peccato originale”, della figura del Cristo storico e di alcuni miti fondativi come quello di Prometeo, Fox stila un appello a coltivare ed esprimere la creatività, andando anche contro l’insegnamento della Chiesa ufficiale che spesso si concentra esclusivamente sull’obbedienza.

Fabio Viola
SPARIRE

Marsilio, 2013, collana “Romanzi e racconti”, pag. 283, rilegato,
€ 17,50 (al socio € 14,87) Disponibile anche in eBook a € 11,99

Il merito del libro è quello di trattare un tema insolito: gli “scomparsi”, coloro che in Giappone scelgono di sparire completamente dalla circolazione senza lasciare traccia. Nella prima parte troviamo la storia di Ennio, che decide appunto di andare in Giappone a cercare Elisa, la sua ragazza che, trasferitasi a Osaka un anno prima per insegnare l’italiano, non ha più dato notizie di sé. Realt e finzione si accavallano mentre Ennio si addentra nella ricerca della donna scomparsa. In breve tempo Ennio si trover a sostituire Elisa sul lavoro; intorno a lui l’immagine di un Giappone sinistro e inquietante, mentre la sua ricerca sembra girare a vuoto. Siamo alla vigilia del terremoto che colpir il Giappone l’11 marzo 2011: con questo avvenimento l’autore introduce nella storia la parte onirica, così che quella che doveva essere l’urgenza di quel viaggio, e cioè ritrovare Elisa, inizia a sfumare in una ricerca disordinata. Ennio finir nelle zone del Paese più colpite dal terremoto e più esposte al rischio radioattivo di Fukushima, in uno scenario dominato dalla devastazione e dalla neve. Dopo aver portato aiuti alle persone colpite dal terremoto, il protagonista torna a Osaka, trovando il suo appartamento completamente svuotato; lo circonda una realt che sembra sgretolarglisi intorno, per ricostruirsi sempre diversa e straniante, popolata da personaggi che hanno trovato nel Giappone l’occasione di una vita priva di fondamenta.

Andrea Gentile
VOLEVO NASCERE VENTO
Storia di Rita, che sfidò la mafia con Paolo Borsellino

Mondadori, 2012, collana “Contemporanea”, pag. 155
€ 14,00 (al socio € 11,90)

Rita Atria ha 17 anni quando si trasferisce a Roma e abbandona per sempre Partanna, il suo paese in provincia di Trapani, dove sono stati uccisi il padre e il fratello. L’incontro con il giudice Paolo Borsellino le cambia la vita: Rita si sente al sicuro e decide di raccontargli tutto quello che sa. Quell’uomo con i baffi, in giacca e cravatta, diventa da subito uno zio, “lo zio Paolo”, un cantastorie di verità. E nonostante la verit sia dolorosa da accettare, Rita non smette mai di circondarsi di musica e colori, di amore e sogni, come faceva da bambina. La storia di Rita Atria si lega tragicamente alle stragi di mafia del 1992, in cui morirono i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Un libro bellissimo per raccontare ai ragazzi/e una realt tragica e dolorosa, per ricordare Rita e far capire che un’altra strada è possibile: quella della giustizia.

Lettura consigliata a partire dai 12 anni

Jim Baggott
IL BOSONE DI HIGGS
L’invenzione e la scoperta della “particella di Dio”

Adelphi, collana “Biblioteca scientifica”, pag. 259,
€ 23,00 – Disponibile anche in eBook a € 9,99

Jim Baggott nel suo ultimo saggio ripercorre in modo preciso e puntuale la vicenda che ha appassionato il mondo intero, sia tra gli esperti come nell’opinione pubblica, ricostruendo la storia scientifica che ha trasformato un’intuizione in una scoperta eccezionale.

È il 4 luglio del 2012 quando al CERN, il centro europeo di ricerche nucleari di Ginevra, si afferma l’esistenza di un elemento molto vicino al bosone di Higgs, la particella fondamentale per completare il famoso “modello standard”, quello che è oggi il miglior tentativo di interpretare il mondo che ci circonda. Il bosone di Higgs è importante perché implica l’esistenza nel modello di un campo di energia che conferisce massa alle particelle elementari, un enigma rimasto altrimenti insoluto. Senza questo campo noi e l’universo saremmo privi di massa e nulla potrebbe formarsi. Quando finalmente il 4 luglio 2012 il CERN ne ha annunciato la verifica sperimentale, la “particella di Dio” (come un fisico l’ha temerariamente denominata) ha attirato su di sé i riflettori dell’attenzione mediatica mondiale.

Affrontando l’intera questione con estremo rigore, Jim Baggott segue due percorsi paralleli, ricostruendone prima la genesi teorica, poi ripercorrendo tutte le tappe di avvicinamento all’eclatante risultato di Ginevra: il legame tra i primi acceleratori degli anni Venti e le collisioni di particelle nei raggi cosmici; la messa a punto del ciclotrone da parte di Lawrence; il contributo di Van der Meer, il cui metodo di “raffreddamento stocastico” ha permesso al gruppo di Rubbia l’individuazione dei bosoni W e Z, decisivi per arrivare alla scoperta del bosone di Higgs; e le svolte successive del LEP (Large Electron-Positron Collider) e dell’ormai leggendario LHC (Large Hadron Collider), che con i suoi 1600 magneti superconduttori ha permesso di sviluppare energie senza precedenti.

Qual è la natura delle forze che tengono insieme i “quark”, i costituenti ultimi della materia, e la differenza fra queste e le altre forze (per esempio l’elettromagnetismo) con cui si pensa che queste fossero unificate all’inizio dell’evoluzione dell’universo? Che cosa ha portato alla rottura di tale unità? Che cosa determina il fatto che gli oggetti con cui interagiamo quotidianamente hanno massa, corporeità, mentre i fotoni, cioè la luce, no? Le particelle la cui esistenza è stata congetturata da Peter Higgs e altri fisici (Brout, Englert, Guralnik, Hagen e Kibble) nel 1964 giocano un ruolo fondamentale nella formulazione di risposte a tutte queste domande. In particolare i quark, ma non i fotoni, interagiscono con il campo di Higgs, un’entit estesa nello spazio di cui il bosone è, per così dire, una “condensazione locale” -un po’ come una piccolissima gobba in un tappeto nom perfettamente steso. Questa interazione “imbriglia” i quark, ed essi acquisiscono una resistenza all’accelerazione che altrimenti non avrebbero. L’autore mette in evidenza anche elementi solo apparentemente marginali, come il desiderio di supremazia di altri gruppi di fisici, e i calcoli economici-politici. E’ interessante quindi leggere le parti del libro in cui Baggott ricostruisce le dinamiche della ricerca di fondi e la relazione tra politica e scienza.

La prefazione è di Steven Weinberg.

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