Un anno senza Fausto

Fausto è ormai un anno che ci ha lasciati, ma il suo ricordo e soprattutto le esperienze vissute con lui sono più che mai vivi ogni volta che devo proporre o prendere decisioni che riguardano la nostra Cooperativa. È inevitabile. La CFL è nata, ma soprattutto sopravvissuta grazie a Fausto. Chi ha sempre seguito lo sviluppo della CFL dalla sua nascita fino ad ora, sa benissimo che la sua strada non è sempre stata in discesa, ma parecchie volte ha rischiato di degenerare in qualcosa che non era lo spirito e la ragione per cui era stata fondata nell’ormai lontano 1972.

Proprio nei momenti di smarrimento, l’intervento di Fausto si dimostrava decisivo per riportare la linea di azione sulla strada giusta. Mi ricordo quando è stata fatta la scelta epocale di trasferirci dal distretto alla sede attuale. Il suo supporto morale e materiale all’allora presidente Morini è stato importante. Lui chiamava a raccolta tutti, consultava tutti ma soprattutto “ascoltava” tutti, trasmettendo poi i consigli e le varie proposte ai consiglieri in carica per poter prendere le decisioni migliori per la continuità della Cooperativa.

Lui aveva un’arma segreta, sua moglie Maria, moglie, madre e consigliera. Lui con Maria condivideva ogni decisione, che riguardasse la famiglia, l’ambito sociale dove erano inseriti e la Cooperativa.
Certo con Fausto le cose in Cooperativa funzionavano in modo diverso. Tutto era più elastico, le regole non erano così applicate alla lettera, tutto era gestito in modo più famigliare. Erano anche altri tempi…

Sicuramente era così, però i tempi e le situazioni cambiano. Anche lui non avrebbe mai immaginato i soci di CFL in fila alla cassa di un supermercato invece che al distretto a riempire il carrello e poi farsi spuntare la spesa da un altro socio. Ma l’evoluzione delle cose ha portato al supermercato, ma non per questo lui ha rifiutato questo tipo di servizio al socio, anzi ha sempre collaborato e appoggiato questa scelta perché era per il bene futuro della Cooperativa. Chi non se lo ricorda alla cassa?

Questo è l’insegnamento che ci deve trasmettere l’esperienza di Fausto. Non tutto quello che va bene oggi, per forza deve andare bene anche domani. Bisogna adeguarsi ai tempi, pur avendo sempre ben chiaro lo scopo per il quale lui ha sempre prestato la sua opera: il rispetto delle persone, il bene comune, il rispetto dell’ambiente, che nel caso di CFL è sempre più che mai racchiuso nel suo motto: “Consumare meno, consumare meglio”.

2 pensieri su “Un anno senza Fausto

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