Normalmente «Gente che coopera» di aprile è il numero dedicato al bilancio. Purtroppo anche quest’anno non è così. A differenza del 2020, quando ad aprile il bilancio non era ancora pronto perché impegnati su altri fronti, quest’anno invece è pronto, è già stato discusso in Consiglio, mancano solo le note integrative e le relazioni dei sindaci e del revisore per essere approvato. Purtroppo però bisogna fare alcune considerazioni non proprio piacevoli.
La prima è che, dopo un anno esatto, siamo ancora sotto l’incubo del COVID. Per fortuna non ai livelli di fine marzo 2020, però i morti sono ancora tanti, troppi, gli ospedali sono ancora pieni a scapito dei malati “normali” che purtroppo non possono essere curati regolarmente a causa del carico eccessivo dei luoghi di cura, le scuole sono ancora chiuse, parecchi servizi non possono essere erogati, e noi dovremmo essere ancora chiusi in casa. Dico dovremmo, perché ormai un po’ tutti ci siamo smaliziati e la scusa per uscire, vera o inventata, la troviamo. L’unica differenza, rispetto ad un anno fa, sono i vaccini che, pur non essendo somministrati a pieno regime, però si pensa e si spera che entro l’autunno la maggioranza della popolazione sia vaccinata.
Anche per questo motivo, sfruttando lo spostamento delle scadenze di legge, aspettiamo a convocare l’assemblea dei soci nella speranza che più avanti si possa svolgere in presenza, pur con tutte le precauzioni necessarie ed in luogo molto ampio che garantisca i distanziamenti fra le persone.
CFL continua la sua attività di consegna a domicilio della spesa, anche se a ritmo ridotto, perché chi ce la fa appena appena, preferisce venire nel punto vendita che, per fortuna, — a parte le mascherine, i distanziamenti e le precauzioni varie — è rimasto, oltre che il supermercato di riferimento, anche il luogo di incontro per parecchi soci e non.
A proposito di spesa a domicilio, che abbiamo iniziato lo scorso anno su richiesta dei soci e con il grande aiuto dei volontari, attualmente prosegue ancora con l’organizzazione artigianale con la quale è iniziata, anche se un po’ più affinata, ma nel frattempo uno studio specializzato sta preparando una “piattaforma” che dovrebbe essere pronta a breve. Sinceramente pensavo sarebbe stato più facile organizzare in modo adeguato questa attività, ma ormai siamo sulla dirittura di arrivo.
Quello che però vorrei proporvi è di essere sempre ottimisti, come lo sono io, questo atteggiamento vi garantisco che aiuta molto a superare questo momento difficile e aiuta anche a combattere l’ansia che ti può assalire sentendo le notizie non sempre incoraggianti che purtroppo continuano a circolare.
Senza dimenticare chi purtroppo è stato portato via da questa pandemia, continuiamo ad essere fiduciosi e auguriamoci che la Pasqua non porti solo la pace ma anche la fiducia e la sicurezza che — se ci si da una mano a vicenda — riusciremo a mettere fine anche a questo brutto momento.
Sicuro che insieme ce la faremo, auguro a tutti BUONA PASQUA.
Angelo Jamoletti