Venedì 21 giugno 2019 presso il Centro congressi Interbrennero a Trento in via Innsbruck, 15 a poche centinaia di metri dalla sede SAIT, si è svolta l’assemblea ordinaria di SAIT, consorzio delle cooperative di consumo trentine, del quale, nonostante la denominazione, fanno parte anche 16 cooperative che operano fuori da quel territorio, lombarde e venete, tra le quali anche la nostra CFL.
Quest’anno l’assemblea ha avuto un’importanza diversa perché all’ordine del giorno, oltre all’approvazione del bilancio dell’esercizio 2018, vi era, tra le altre, l’elezione del nuovo presidente ed il rinnovo di parte del Consiglio di amministrazione.
Partiamo dal bilancio 2018. È stato un bilancio in utile, molto soddisfacente, ma soprattutto è stata definitivamente superata quella fase economica incerta iniziata nel 2010 a seguito della costruzione della nuova sede. Gli impegni economici assunti a suo tempo, circa 100 milioni di euro, erano quasi tutti a breve, soprattutto fidi e questa situazione teneva il consorzio in scacco delle banche, che poi con l’arrivo della crisi economica erano diventate restie a prestare soldi.
Nel 2011 si è messa una pezza allungando da tre mesi a due anni il preavviso da parte dei soci per le dimissioni del consorzio.
Nel 2015, con un bilancio in forte perdita, circa 11 milioni, si sono rimessi in linea i valori degli immobili che fino ad allora erano sovrastimati.
Ma il passo più importante è stato compiuto nel 2017 con l’arrivo del nuovo direttore Luca Picciarelli, che con il principio che “essere cooperatori non significa essere inefficienti, perché alla fine i costi li pagano ancora i soci”, si è ristrutturata l’organizzazione del consorzio, compreso purtroppo l’esubero di 79 dipendenti.
Per fortuna la riorganizzazione ha dato i risultati sperati e il bilancio 2018 ne è la conferma.
All’assemblea sono intervenuti diversi personaggi della cooperazione, anche per dare il saluto a Renato Dal Palù, che dopo nove anni di presidenza non poteva più ripresentarsi.
Tra gli intervenuti anche Marco Pedroni, presidente nazionale di COOP ITALIA, che nel suo intervento molto chiaramente, ha annunciato il cambio di rotta della politica di vendita di Coop Italia. Riassumendo ha detto che una buona spesa può cambiare il mondo e che la buona spesa bisogna tornare a farla nelle città ed in negozi di dimensioni da 500 a 1000 mq e non più sulle tangenziali e nei grandi Iper. Meglio tardi che mai. Noi questo principio l’abbiamo sempre sostenuto.
Altra novità molto importante di questa assemblea è stato il rinnovo della carica di presidente. Per la prima volta nella storia di SAIT, alla carica di presidente non c’era un solo candidato proposto dal Consiglio di amministrazione uscente, ma anche un altro candidato che, in base al regolamento esistente, ha potuto candidarsi appoggiato da un attestato di sostegno firmato da 15 presidenti di 15 cooperative aderenti al Consorzio.
Il risultato delle elezioni è stato comunque a favore di Roberto Simoni, candidato espresso dal CdA uscente con 221 voti, ma Sandro Bella ha comunque raccolto 110 voti.
Da quest’anno, anche questa è una novità importante, nel CdA di SAIT è stato riservato un posto alle 16 cooperative che loro chiamano “fuori regione”, le lombarde e le venete. Con un accordo preso in una riunione comprensoriale del 6 giugno, è stato presentato come candidato il nostro presidente Angelo Jamoletti. All’assemblea del 21 ha ricevuto i voti delle cooperative fuori regione ed è entrato a far parte del CdA SAIT.
In questo momento di cambiamenti continui e importanti è indispensabile essere presenti dove si prendono le decisioni.
Cogliamo l’occasione per porgere al nostro presidente gli auguri di buon lavoro per questo nuovo incarico.