Venerdì 31 maggio CFL ha aperto un nuovo punto vendita a Gorle. I motivi che hanno spinto il CdA di CFL ad aprire questa nuova filiale sono diversi, tutti ugualmente importanti.
Partiamo dall’aspetto sociale. Il negozio faceva parte della rete dei negozi della storica cooperativa Legler. Nel 2021, alla chiusura della cooperativa stessa, è stato acquistato da un privato che lo ha gestito personalmente a livello famigliare con tre dipendenti. Anche se l’andamento economico era buono, l’impegno personale del titolare si è rivelato per lui troppo pesante e ha deciso di trovare un acquirente. Tramite le nostre varie conoscenze siamo stati interpellati e dopo una analisi molto approfondita e anche travagliata, il CdA ha deciso di acquistare il ramo di azienda.
Uno dei motivi della discussione all’interno del Consiglio è stato l’aspetto economico. Visto il continuo calare del fatturato di Treviglio dovuto alla forte concorrenza, l’obiettivo che si era dato il CdA era quello di salvare il fatturato aprendo nuovi punti vendita nei paesi dove serviva il negozio di vicinato, operazione sollecitata anche dalle amministrazioni locali, dove si sapeva che il valore del singolo scontrino era limitato ma continuo e con clienti fidelizzati dalla comodità di avere il negozio sotto casa.
Questo fatto si era già verificato a Presezzo, poi a Ponte S. Pietro e adesso anche Gorle è sulla buona strada.
Con questa nuova apertura, ormai circa il 40% del fatturato di CFL viene conseguito senza l’assalto della grande distribuzione che stiamo subendo a Treviglio.
Ci sarebbero altre richieste da parte di Comuni rimasti ormai senza negozio alimentare di vicinato, però aprire un negozio è sempre un investimento economico abbastanza pesante, oltre tutto in un momento in cui la marginalità sui prodotti per vari motivi si è parecchio ridotta. Per il momento abbiamo fatto abbastanza.
Occorre inoltre ricordare che a maggio del prossimo anno, tra 8 mesi, c’è il rinnovo del Consiglio di amministrazione. L’attuale CdA non vuole condizionare più di tanto le scelte del nuovo Consiglio che l’assemblea di maggio andrà ad eleggere. Speriamo che si presentino dei candidati più giovani e soprattutto con delle esperienze professionali che li aiutino ad affrontare con tranquillità le sfide che il futuro ci riserva.
Colgo l’occasione per ricordare che, per esperienza personale, far parte del CdA di CFL non è solo un impegno, ma è anche la possibilità di aprirsi a nuove conoscenze sia economiche che sociali che aiutano la persona a sentirsi ancora attiva e utile, ed anche conoscere a fondo le realtà cooperative, non solo di consumo, che sono ancora molto importanti in parecchi settori non solo sociali ma anche economici.