Il miglio bruno selvatico è un cereale originario dell’India orientale; è privo di glutine, appartiene alla famiglia dell’avena. Già in era pre-cristiana si diffonde in Germania dove viene coltivato. Il ruolo nutrizionale del miglio bruno selvatico è molto importante, anche se nel tempo si è persa la memoria.
Contiene una notevole quantità di acido silicico, oltre a zolfo, fluoro, ferro, potassio, magnesio, fosforo, zinco. Presenta particolare ricchezza di vitamine del gruppo B.
Per le piante l’acido silicico possiede soprattutto una funzione di costituzione e di sostegno. Ma anche nel corpo umano l’acido silicico rappresenta un elemento indispensabile per l’ordine. Insieme al calcio agisce soprattutto a favore della funzione di sostegno, a cui l’acido silicico fornisce l’elasticità e il calcio la solidità.
Il contenuto elevato di acido silicico è all’origine anche di una pelle fresca e di capelli forti e brillanti. L’acido silicico ed il fluoro favoriscono la guarigione dei denti e garantiscono la durezza delle unghie delle mani e dei piedi.
Il miglio ha ottimi effetti soprattutto per le madri che allattano e per i bimbi in fase di crescita e dentizione.
Il miglio bruno selvatico è l’alimento base in caso di artrosi, degenerazioni discali, osteoporosi, ecc.
Questa incredibile facoltà curativa del miglio bruno deve però essere supportata da una nutrizione sana e naturale e da un sano stile di vita.
Il miglio bruno selvatico va assunto sotto forma di macinato crudo per maggiore efficacia, perché i fiocchi di miglio, nel corso della loro produzione, vengono cotti a vapore e stabilizzati.
Si può assumere a colazione con l’aggiunta di succo di mela, latte vegetale e ogni tipo di bevanda, come ad esempio spremute fresche di frutta o di verdura o yogurt.