La crisi economico–finanziaria non ha ancora finito di produrre conseguenze negative per l’economia, per le politiche sociali, per le persone. Le riforme della finanza, anche in Europa, sono state ancora troppo timide. Nel frattempo non si fermano pratiche finanziarie opache che investono in settori che violano i diritti umani o accelerano i cambiamenti climatici, o che hanno la speculazione come unica finalità. Mentre l’evasione fiscale continua a sottrarre risorse da destinare a investimenti in welfare, inclusione e sostenibilità. Nella campagna elettorale che si è chiusa in Italia si è parlato poco di finanza, ma chiunque assumerà incarichi di governo dovrà fare i conti con il sistema finanziario. Durante la campagna elettorale abbiamo scritto ai rappresentanti dei diversi schieramenti in corsa alle elezioni per invitarli a porre attenzione su 5 punti che riteniamo di fondamentale importanza. Eccoli di seguito.
Paradisi Fiscali/ Lotta all’evasione
Gli elevatissimi livelli di evasione fiscale in Europa e soprattutto in Italia causano un’emorragia di risorse economiche sottratte agli investimenti per lo sviluppo, il welfare, le infrastrutture (per la sola Italia la stima è di 130 miliardi di Euro persi ogni anno). È evidente che il costo per la collettività è diventato insostenibile e sta minando alla base i valori della convivenza civile proprio quando i cambiamenti demografici e le migrazioni richiedono alle nostre comunità maggiore capacità e strumenti di integrazione. Tobin Tax Nel mondo aumenta la concentrazione di ricchezza. Secondo il World Inequality Report 2018, nel 2016 la quota di reddito nazionale nelle mani del 10% più ricco era del 37% in Europa, del 41% in Cina, del 46% in Russia, del 47% in USA e Canada e circa del 55% in Africa Sub–sahariana, Brasile e India. In Medio Oriente addirittura del 61%. Spesso all’origine di queste diseguaglianze c’è l’ipertrofia della finanza speculativa. Una tassa sulle transazioni finanziarie avrebbe la capacità di arginare le speculazioni più aggressive e di generare un gettito per la spesa sociale, senza ostacolare le operazioni finanziarie sane.
Finanza Sostenibile
La ricerca della Fondazione Finanza Etica, presentata a fine 2017, ha calcolato che la finanza etica e sostenibile vale il 5% del PIL europeo. A fine gennaio 2018 il Gruppo di esperti voluto dalla Commissione UE ha individuato nella finanza etica e sostenibile uno dei pilastri che l’Unione può e deve sviluppare per rispettare gli impegni in materia di lotta ai cambiamenti climatici e gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs). Il legislatore italiano si è già posto all’avanguardia in Europa con l’approvazione a fine 2016 della prima legge che riconosce le banche etiche. Mancano però i decreti attuativi e crediamo che la politica possa ancora fare molto per riconoscere la centralità di un modo diverso di fare finanza.
Sistema Bancario
La crisi finanziaria innescata dalle banche too big to fail statunitensi ha prodotto una serie di novità normative globali che non sembrano in grado di prevenire analoghe crisi future. Ugualmente gli scandali bancari italiani degli ultimi hanno hanno prodotto una tendenza normativa a favorire le concentrazioni e la nascita di grandi gruppi bancari quotati in borsa. Noi siamo convinti che la biodiversità del sistema bancario sia un elemento di ricchezza e di stabilità. Finanza e armi Il Medio Oriente e altre aree del pianeta sono ancora devastate da guerre con costi umani e sociali inaccettabili. L’Italia — nonostante l’impegno della Costituzione a ripudiare la guerra e una della leggi più avanzate in materia di commercio di armi — continua ad essere uno dei principali esportatori di armi verso Paesi in guerra. È il caso dell’Arabia Saudita, Paese “amico” eppure in guerra in Yemen, verso cui esportiamo bombe. E a guadagnarci sono in tanti: produttori, intermediari e finanziatori. Molti cittadini investono in strumenti finanziari senza nemmeno sapere che essi contengono anche titoli di industrie belliche. È inaccettabile. Noi continueremo ad impegnarci per offrire alternative concrete e sostenibili a tutte queste criticità che il sistema finanziario produce e a giocare il nostro ruolo di stimolo nei confronti della politica e delle istituzioni affinché possiamo, insieme, costruire nuove regole che affermino la centralità delle persone e dell’ambiente sugli interessi di pochi. Banca Etica, Etica SGR, Fondazione Finanza Etica Presso l’area soci della CFL è disponibile del materiale informativo sul Gruppo Banca Etica.
Se qualcuno volesse approfondire meglio, è possibile fissare un appuntamento in CFL chiamando il n. di cellulare 3472707873.