La socia Margherita ci ha inviato questa toccante poesia d’autore, che ha pensato di condividere con tutta la comunità CFL:
Ho sempre pensato che la CFL non è solo un posto dove si va a far la spesa, ma anche un luogo di relazioni e di crescita personale. Per questo, quando un’amica mi ha girato questa poesia di Erri De Luca, mi è subito venuta voglia di condividerla. Per non girare la testa dall’altra parte, per non dimenticare, per far in modo che certe tragedie non si ripetano.
Mare nostro
Mare nostro che non sei nei cieli
e abbracci i confini dell’isola e del mondo
sia benedetto il tuo sale
e sia benedetto il tuo fondale
accogli le gremite imbarcazioni
senza una strada sopra le tue onde
pescatori usciti nella notte
le loro reti tra le tue creature
che tornano al mattino
con la pesca dei naufraghi salvati
Mare nostro che non sei nei cieli
all’alba sei colore del frumento
al tramonto dell’uva di vendemmia,
Che abbiamo seminato di annegati
più di qualunque età delle tempeste
tu sei più giusto della terra ferma
pure quando sollevi onde a muraglia
poi le riabbassi a tappeto
custodisci le vite, le visite cadute
come foglie sul viale
fai da autunno per loro
da carezza, da abbraccio, da bacio in fronte
di padre e di madre prima di partire
Erri De Luca