INSALATA IN BUSTA, SICURI DI COMPRARE LA QUARTA GAMMA?

Mentre arrivano le prime pere Williams e Guyot dall’Emilia, e le prugne — come le Santa Clara — buone per le confetture, il resto dell’ortofrutta non accenna a sbloccare i processi che abbiamo descritto nelle scorse settimane. Frutta di piccolo calibro, ma buona, e, dove non si può irrigare, riduzione della produzione con i prezzi insolitamente alti per il periodo. La siccità continua a colpire. Perfino le patate saranno piccole quest’anno: il raccolto sarà in linea con gli anni scorsi ma con pezzature mediamente più piccole della metà. Ergo costeranno di più, tenendo comunque conto che sono pochi centesimi al chilo e non ci rovineremo. 

Restando sul tema siccità, più volte negli ultimi tempi abbiamo sottolineato come siano soprattutto le insalate a patire. Poca acqua in alcuni luoghi e dunque poca produzione, per prezzi che lievitano. Se andate al mercato dal contadino, ma anche dal semplice commerciante, qualsiasi tipo di insalata vi costerà anche fino al 50% in più del normale per un’estate qualsiasi. Ma questo rialzo non lo riscontrerete nella grande distribuzione. Perché? E un meccanismo piuttosto iniquo, più che altro dal punto di vista dei produttori. 

La quarta gamma, ovvero le insalate in busta che trovate al supermercato, praticamente è un’esclusiva di questo tipo di punti vendita. Sapete già che al chilo ha un costo spropositato rispetto a quella sfusa del mercato rionale, ma ciò non consente comunque di assorbire gli aumenti della materia prima. 

Ci spieghiamo: quest’insalata in busta è l’unica che non costa di più rispetto perché, visti gli alti costi del packaging e dei processi che lo precedono, la grande distribuzione non può permettersi di riconoscere di più al coltivatore. E lo obbliga a stare al suo gioco, cioè prezzi imposti dall’alto, in base a contratti stipulati mesi prima, alla faccia di come va il meteo, il mercato e qualsiasi altra dinamica. 

E così che funziona: i produttori medio–grandi che si mettono nelle mani di un grande canale distributivo, certo sicuro, non possono poi contrattare sui prezzi. In annate come queste ci rimettono. Pensateci prima di acquistare una busta a un euro, comoda e «già lavata». Pensateci bene. 

Carlo Bogliotti 

da La Stampa del 20 agosto 2022

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