La Nuova Piramide della Dieta Mediterranea

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Mangiare sano con la pasta
La nuova piramide della Dieta Mediterranea moderna proposta dall’INRAN (Istituto Nazionale per la Ricerca degli Alimenti e della Nutrizione) segnala i cibi da includere nei pasti principali e, salendo, gli alimenti che vanno introdotti ogni giorno, ma non per forza in tutti i pasti. Per la prima volta viene detto agli Italiani di mangiare la stessa quantità di carne (“non più di 2 porzioni a settimana”) e di legumi (“almeno 2 porzioni a settimana”). Il suggerimento è di consumare prodotti locali e di stagione. È la prima volta che la piramide della Dieta Mediterranea viene strutturata con gli alimenti (tra questi, la pasta) che compongono un pasto principale alla base e, via via a salire, gli altri alimenti necessari a completare il pasto, distribuiti a seconda della frequenza di consumo consigliata, giornaliera o settimanale. Nell’intento dei suoi ideatori, si tratta di una Dieta Mediterranea rivisitata all’insegna della modernità e del benessere.
La nuova piramide della Dieta Mediterranea presenta vari elementi di novità rispetto alle edizioni precedenti. Alla base, nella parte decisiva della piramide, ci sono 4 nuove indicazioni importanti e significative:

  • attività fisica
  • convivialità
  • stagionalità
  • prodotti locali.

L’attività fisica
Per attività fisica moderata e regolare si intende semplicemente praticare un’attività motoria (non necessariamente sportiva) che non sia eccessivamente intensa (es. camminare, correre, nuotare o pedalare, fare giardinaggio, salire le scale, ecc.), per almeno 30 minuti al giorno e per almeno 5 giorni alla settimana. È considerata importante, insieme a una dieta corretta, per mantenere il peso corporeo e prevenire molte malattie da civilizzazione dovute alla sedentarietà (obesità, ipertensione, aterosclerosi).

La convivialità
La convivialità indica il piacere che deriva dallo stare con gli altri. Il pasto conviviale è quello in cui ci si confronta assaporando gusti di alimenti diversi. Tre sono gli ingredienti che dovrebbero essere ben amalgamati per fare del pasto un’esperienza conviviale: la convivialità a tavola è stata riscoperta come elemento fondante per la prevenzione dei disordini alimentari.

La stagionalità
La stagionalità della verdura, anche per i condimenti della pasta, e della frutta è importante, perché è stato dimostrato che i prodotti vegetali di stagione presentano le migliori caratteristiche merceologiche e nutrizionali. Inoltre, il ritmo delle stagioni corrisponde meglio alle esigenze dell’organismo in quel particolare periodo dell’anno.

Prodotti locali
Mangiare prodotti tradizionali e locali è un modo per allungare la loro vita e proteggere la biodiversità, oltre che conservare un mondo di sapori, ricette e tradizioni. Chi consuma prodotti locali ne conosce spesso la provenienza, gli ingredienti e la storia. Si instaura un vero e proprio rapporto unico con la cucina e le produzioni alimentari tradizionali, senza per questo tralasciare il piacere per il cibo, la condivisione dei sapori e la buona cucina.

Ripartizione dei nutrienti nella Dieta Mediterranea
L’alimentazione di tipo mediterraneo contiene mediamente:

  • 55–60% di Glucidi, dei quali l’80% di glucidi complessi (pasta, pane, riso, mais, ecc.) e il 20% di zuccheri semplici;
  • 10–15% di Proteine, delle quali il 60% di origine animale (carni, soprattutto bianche) e il 40% di origine vegetale (fagioli, ceci, lenticchie e legumi in genere);
  • 25–30% di Lipidi (olio di oliva in prevalenza, burro, strutto, ecc.).

La ripartizione dei pasti si articola normalmente su cinque momenti giornalieri, tre principali (prima colazione, pranzo e cena) e due di sostegno (spuntino di metà mattinata e merenda). Frutta e verdura di stagione occupano un posto di primo piano per la loro caratteristica di fornire vitamine, sali minerali, antiossidanti e fibre.

Maggiori informazioni sul sito dell’Istituto Nazionale per la Ricerca degli Alimenti e della Nutrizione

Un pensiero su “La Nuova Piramide della Dieta Mediterranea

  1. Ciò significa che le due o tre porzioni di latticini al giorno possono essere due o tre porzioni di formaggio al giorno indipendentemente dal fatto che si possa mangiare anche legumi o pesce o carne..

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