QUALITÀ DELL’ARIA A TREVIGLIO: NON SALUTARE

Quale è l’attuale qualità dell’aria a Treviglio? La concentrazione di PM2.5 è attualmente 8,6 volte il valore guida annuale della qualità dell’aria indicato dall’OMS, non salutare e pericolosa 

Dal recente report Ecosistema Urbano 2023 emerge che la qualità dell’aria a Bergamo e provincia è “insufficiente” rispetto ai limiti di legge UE e ai valori guida OMS per la tutela della salute umana. Rispetto alle concentrazioni di inquinanti nell’aria, infatti, tutta la provincia di Bergamo, Treviglio inclusa, si posiziona sempre nell’ultima metà di classifica, registrando un lievissimo miglioramento nelle concentrazioni di PM10 e biossido di azoto, contro un più significativo peggioramento delle concentrazioni di ozono. 

Bergamo è al 101° posto su 105 capoluoghi analizzati e tra le 7 città in cui si è registrata una “situazione critica” a seguito di rilevazioni di concentrazioni medie annue superiori ai 40 μg/mc, accanto a Catania, Genova, Napoli, Roma, Teramo, Torino. 

Di contro, tra i dati più allarmanti troviamo quelli relativi all’ozono: nel 2022 a Bergamo si sono registrati 104 giorni di superamento della media mobile sulle 8 ore di 120 μg/mc, contro i 68 totalizzati nell’anno precedente. 

“Manca una riflessione politica nazionale che ponga la città e le sue periferie al centro del progetto di rilancio del Paese”, scrivono gli autori nell’introduzione del report. “Non è quindi solo un problema di risorse, la cui assenza, però, ha di certo un peso, soprattutto in periodo di crisi”. 

“Si conferma in modo più evidente l’assenza di una continuità negli interventi, la mancanza di una visione strategica capace di orientare le scelte, una cabina di regia “urbana” che includa Governo, sindaci e rappresentanze civiche”. “È una sfida possibile da vincere”, ribadiscono però da Legambiente, “ma deve crescere nel Paese e nella sua classe dirigente la consapevolezza che oggi la sfida che pongono le città è inderogabile e che lo scenario unico possibile, e quindi vincente, è quello di città sostenibili in grado di offrire condizioni di vita adeguate a tutti i cittadini”. 

L’inquinante principale è il PM2.5: è un insieme di polveri inquinanti con diametro inferiore a 2.5μm, di natura organica o inorganica, che possono presentarsi allo stato solido o liquido. Questo tipo di particolato è in grado di penetrare profondamente nell’apparato respiratorio provocando disturbi acuti e cronici (asma, bronchite, enfisema, allergia) e nell’apparato cardio–circolatorio (aggravamento dei sintomi cardiaci nei soggetti predisposti). 

Altri inquinanti 

O3 – OZONO L’ozono è un gas con capacità irritanti per gli occhi, per le vie respiratorie e per le mucose in genere. Elevate concentrazioni di questo inquinante nell’aria possono favorire l’insorgenza di disturbi sanitari o l’acuirsi delle patologie già presenti nei soggetti più sensibili (persone affette da malattie respiratorie croniche e asmatici). 

NO2 – BIOSSIDO DI AZOTO Il biossido di azoto è un forte irritante delle vie polmonari; già a moderate concentrazioni nell’aria provoca tosse acuta, dolori al torace, convulsioni e insufficienza circolatoria. Può inoltre provocare danni irreversibili ai polmoni che possono manifestarsi anche molti mesi dopo l’attacco. È emesso soprattutto dai motori diesel ed è ritenuto cancerogeno. 

SO2 – BIOSSIDO DI ZOLFO Il biossido di zolfo è un forte irritante delle vie respiratorie; un’esposizione prolungata a concentrazioni anche minime può comportare faringiti, affaticamento e disturbi a carico dell’apparato sensoriale (occhi, naso…). 

CO – MONOSSIDO DI CARBONIO Il monossido di carbonio è un gas inodore e incolore, tossico per l’uomo. Gli effetti dell’esposizione a questo agente inquinante possono variare da leggera intossicazione con disturbi psico–motori, cefalea e indebolimento generale fino ai conseguenze più gravi. È emesso prevalentemente dai motori a benzina, dagli impianti di riscaldamento domestici e dagli impianti industriali. 

PM10 Indica un insieme di polveri inquinanti altamente nocive per l’uomo. Si tratta di particelle solide e liquide, di diametro inferiore a 10μm, generate da fenomeni naturali, o più comunemente dai gas di scarico delle automobili o dall’inquinamento degli impianti industriali. Gli effetti irritativi sul tratto superiore dell’apparato respiratorio possono comprendere l’infiammazione e la secchezza del naso e della gola, aggravandosi se le particelle hanno assorbito sostanze acide (come il biossido di zolfo o gli ossidi di azoto). 

RACCOMANDAZIONI DELL’OMS PER LA SALUTE 

  • Riduci l’esercizio all’aperto 
  • Chiudi le finestre per evitare l’aria esterna sporca 
  • I gruppi sensibili dovrebbero indossare una maschera all’aperto 
  • Avvia un purificatore d’aria 
  • Allontanati se possibile dal centro abitato e passeggia in zone meno inquinate, come aperta campagna, montagna o mare 
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