Antony Penrose
LE MOLTE VITE DI LEE MILLER
Eedizioni Contrasto, 2022, collana “In parole”, pag. 138, illustrato € 21,90 (al socio € 20,80)
Antony Penrose, unico figlio di Lee Miller (nato da Roland, l’ultimo marito inglese): scrittore, fotografo, scultore e cineasta, ha trasfomato la casa d’infanzia nell’East Sussex in una residenza per artisti (la Farmer House and Gallery), e dirige il Lee Miller Archives. Nel libro biografico dedicato alla madre, Antony ne traccia il ritratto quasi riconoscendola per la prima volta, ripercorrendone sia i momenti privati (alcuni dolorosi, come la violenza sessuale subita da bambina), sia la turbinosa e avventurosa carriera professionale, in continua ascesa; arricchendo il libro con molte fotografie (molte inedite), frammenti di diario e brani di corrispondenza. Anni dopo la morte della madre, avvenuta nel 1977, scoprirà in una soffitta più di sessantamila negativi accantonati in mezzo a documenti, riviste, lettere, che faranno tornare alla luce “un’altra” Lee Miller.
Ma chi era Lee Miller? Figura iconica, donna libera e determinata, dalla personalità poliedrica e dai molteplici interessi, caratterizzata da una forte inquietudine esistenziale e intellettuale, era nata nel 1907 a Poughkeepsie, New York. Aveva mosso i primi passi nella moda in modo completamente casuale: un giorno a New York, mentre attraversava la strada, rischiò di essere investita da un’auto, ma fu prontamente trattenuta da un passante che le salvò la vita: era l’editore Condé Montrose Nast; colpito e affascinato dalla sua raffinata bellezza e dal suo stile, le offrì di lavorare come modella per le sue riviste Vogue e Vanity Fair: così che Lee nel 1927 è già in copertina. Negli anni seguenti, Lee diventa una delle modelle più celebri d’America. Ma lei preferiva fare foto, piuttosto che “essere una foto”. Ecco quindi che dopo avere lavorato nel campo della moda e dell’arte (nel 1932, a New York, aprì un suo studio in un’epoca in cui non ne esistevano gestiti da donne), diventa fotoreporter per la stessa rivista, recandosi in Europa sui fronti della seconda guerra mondiale, dove testimonierà tra le altre cose con le sue fotografie la Liberazione di Parigi, la battaglia di Saint Malo, gli ospedali da campo in Normandia, i campi di Dachau e Buchenwald, luoghi dell’annientamento umano — con le sue parole, definendo “gangster” sia Hitler che Mussolini. Da quest’esperienza uscirà profondamente scossa, tanto da cadere in una depressione post traumatica: volto segnato, dimagrita, indurita neil lineamenti e nell’animo, non è più la stessa Lee che frequentava la bohème parigina nel periodo del Surrealismo, amica di Picasso, Max Ernst, di artisti e poeti. Nella vita privata avrà una relazione intensa e tumultuosa — densa di intuizioni artistiche — con Man Ray, durata tre anni, al termine della quale i due rimarranno amici fraterni; dopo la rottura con Man Ray nel 1932 ci sarà il matrimonio con il ricco uomo d’affari egiziano Aziz Eloui Bey, con il quale si trasferirà al Cairo; successivamente la relazione con l’inglese Roland Penrose.
Danilo Gatto
44 GATTI E… Il comunismo spiegato agli adulti capitalisti attraverso le canzoni per bambini
Edizioni Bordeaux, 2022, pag. 156 € 16,00 (al socio € 15,20)
Dalla prefazione di Matteo Saudino: “Che i comunisti mangiassero i bambini è cosa risaputa, ma che molte delle canzoni per l’infanzia fossero intrise di ideologia comunista è probabilmente noto a pochi. Canzoni ascoltate migliaia di volte per decenni che in realtà celano messaggi, neanche troppo subliminali, di rivoluzione e giustizia sociale. Dallo Zecchino d’Oro con “Torero Camomillo” e i “Quarantaquattro gatti”, alla Disney con “Lo stretto indispensabile” cantata dall’orso Baloo e “Siamo tutti jazzisti” degli Aristogatti, passando per la TV e il teatro con “Viva la pappa col pomodoro” di Rita Pavone e “Aggiungi un posto a tavola” di Johnny Dorelli: le canzoni per bambini e bambine sono un vero e proprio tripudio di valori fondamentali come giustizia, solidarietà, ribellione, libertà e, soprattutto, uguaglianza. Tra ironia e rigore storico–filologico, Danilo Gatto ci guida in un piacevole e intelligente viaggio nel mondo delle canzoni per bambini, al termine del quale il lettore potrà correre il rischio di scoprire o ritrovare il comunista che c’è in lui. E niente sarà più come prima”.
Federico Appel
PESI MASSIMI – Storie di sport razzismi sfide
Edizioni Sinnos, 2017, collana “Leggimi”, pag. 105, illustrato € 13,00 (al socio € 12,35)
Ecco un libro illustrato ad “alta leggibilità”, una graphic novel che per le sue caratteristiche grafiche e di impaginazione, rende più accessibile la lettura anche a quei bambini che, pur non avendo deficit cognitivi, incontrano maggiori difficoltà a causa di alcuni disturbi specifici dell’apprendimento. I “pesi massimi” del titolo sono i grandi campioni che, ognuno nel proprio settore, hanno fatto la storia dello sport: ecco che vediamo sfilare pugili, tennisti, calciatori, ciclisti, corridori, i buoni e i cattivi; non solo nomi conosciuti (Muhammad Ali, Jesse Owens, Gino Bartali, John Carlos, Socrates), ma anche quelli magari meno noti al grande pubblico o a chi non è un appassionato del settore (Duke Kahanamoku, Tommie Smith — atleta afroamericano, primo uomo al mondo ad aver corso i 200 metri piani in meno di 20 secondi; settimo di dodici figli, da giovanissimo inizia a lavorare nei campi di cotone; con determinazione porterà avanti gli studi fino ad ottenere due lauree; Peter Norman — medaglia d’argento dei 200 metri piani ai Giochi olimpici di Città del Messico 1968, divenne famoso per avere solidarizzato, sul podio della gara, con gli statunitensi Tommie Smith e John Carlos, rispettivamente oro e bronzo olimpico, i quali avevano inscenato una silenziosa protesta contro le discriminazioni razziali nel loro Paese; Carlos Caszely, Arthur Ashe, Francois Pienaar, Vlade Divac; Cathy Freeman — velocista australiana, simbolo dell’integrazione razziale tra gli indigeni e il resto della popolazione australiana); non solo imprese epiche, ma anche corse sconosciute; certamente grandi vittorie e grandi sconfitte, medaglie e record, ma anche tanti ostacoli e tante difficoltà da superare con coraggio e determinazione, anche contro pregiudizi e razzismi: coi muscoli, col cuore e col cervello.
LETTURA INDICATA DAGLI 8 ANNI
L’angelo, l’orso e la luna
di Brigitte Weninger, Éve Tharlet
Edizione illustrata – NordSud Edizioni 2008
€ 16,90 (al socio € 16,05) pag 126
Un angioletto in attesa di diventare un angelo custode cade dal cielo e fa amicizia con un orso. Decidono di trascorrere 28 notti insieme, fino alla prossima luna piena. Ogni notte, uno di loro racconta una storia all’altro.
28 storie diverse, con tanti protagonisti e argomenti diversi.
L’angelo, l’orso e la luna di Brigitte Weninger edito da Nord Sud è un libro dolcissimo, per accompagnare le fredde serate d’inverno e un ottimo regalo per le feste, con ben 28 racconti da leggere insieme a bimbe e bimbi prima della nanna.
Età consigliata: dai 3 anni