
Abraham Yehoshua
IL SIGNOR MANI Romanzo in cinque dialoghi
Einaudi, 2018, collana “Einaudi tascabili. Scrittori”, pag. 453 € 14,50 (al socio € 13,78) disponibile CD audio a € 8,00
scomparso il 14 giugno 2022, a 85 anni, il grande scrittore israeliano Abraham Yehoshua. Tra i tanti romanzi, racconti, saggi, drammi teatrali da lui pubblicati, vogliamo proporvi questo significativo romanzo, costruito intorno a cinque dialoghi in cui compare una sola delle due voci narranti, mentre l’altra è omessa dalla narrazione; nei dialoghi di volta in volta una voce diversa ci guida verso i molti misteri di un intero popolo e di un’antica famiglia ebraica, i Mani, di cui lo scrittore segue le vicende a ritroso nel passato, attraverso le voci di sette generazioni: dal giovane Efraim, soldato israeliano di stanza in Libano nei primi anni Ottanta, al patriarca Abraham vissuto nell’Atene di metà Ottocento.
La storia della famiglia protagonista si svolge in nove giorni, in cui i diversi “signor Mani” sfilano nella storia e si trasmettono di padre in figlio una tragica eredità, all’interno della quale lo scrittore ci fa riflettere sulla possibilità per ognuno di noi di spezzare le catene che ci legano al passato ma anche al futuro, arrivando magari anche ad annullare la propria identità pur di raggiungere l’obiettivo.
Il quinto dialogo è composto per una parte come una sorta di risposta ai giorni più duri dell’Intifada. Con le parole di Yehoshua: «Penso che il signor Mani sia il mio miglior lavoro e che non riuscirò mai più a eguagliarlo. L’idea fissa di Josef Mani è che i palestinesi siano degli ebrei rimasti in quella terra, successivamente convertitisi all’Islam. Quindi la sua ossessione è portarti a ricordare, con ogni mezzo, la loro condizione originaria di ebrei. A tutto questo si intreccia qualcosa di più personale; mio figlio era nell’esercito durante l’Intifada e mi raccontava delle perquisizioni sistematiche della popolazione, di donne e bambini sbattuti contro il muro. Mi raccontava come scavassero sistematicamente nella loro intimità, casa per casa, e tutto era odio, tremendo rancore… Nei confronti di quelli che, forse, erano i discendenti dei nostri fratelli. Così, fatte le debite differenze, il signor Mani che va alla ricerca dei segni della cultura ebraica, casa per casa, porta un po’ il riflesso di quanto mi raccontava mio figlio durante l’Intifada». Arrivato più o meno a metà del romanzo, Yehoshua si spaventò per l’ambizione del suo progetto (che comunque verrà in seguito ripreso e portato a compimento) e cominciò un nuovo libro, Cinque stagioni.
Nato a Gerusalemme nel 1936, Yehoshua è stato candidato diverse volte al Premio Nobel per la letteratura; nel 1995 ha ricevuto l’Israel Prize, il massimo riconoscimento letterario dello Stato ebraico; nel 2002 il prestigioso Prix Médicis in Francia e l’anno seguente il Premio letterario internazionale Giuseppe Tomasi di Lampedusa per il romanzo La sposa liberata. Per decenni sostenitore di una soluzione negoziata del conflitto fra israeliani e palestinesi (la cosiddetta “soluzione dei due Stati”), negli ultimi anni aveva cambiato idea auspicando la nascita di un unico Stato che ospitasse entrambe le comunità.

Valentina Perniciaro
OGNUNO RIDE A MODO SUO
Storia di un bambino irriverente e sbilenco
Rizzoli, 2022, collana “Narrativa ragazzi”, pag. 240 € 16,00 (al socio € 15,20) disponibile in ePUB con DRM a € 9,99
Da poche settimane in libreria, è la storia raccontata attraverso più registri (diario, riflessioni, lettera aperta…) di Sirio e Nilo. Sirio, figlio dell’autrice, è un bambino nato prematuro; ha cinquanta giorni quando viene colpito da un episodio di “morte in culla”, un arresto cardiaco improvviso e inspiegabile che lo porta verso un destino apparentemente ineluttabile di una vita in stato vegetativo. Era il 4 ottobre del 2013: per Valentina Perniciaro e il suo compagno Paolo Persichetti, niente è stato più come prima; ma niente è stato però come era stato previsto dalle prime pesantissime sentenze dei medici. Oggi Sirio ha nove anni: è un bimbo tracheotomizzato, con una paralisi cerebrale infantile, una tetraparesi spastica, gastrostomia e sordità che lo etichettano come speciale — mentre per la madre è un bambino come gli altri, ma con bisogni speciali.
L’autrice trova le parole per descrivere l’amore e il dolore, il più delle volte inestricabilmente intrecciati; ci racconta emozioni, delusioni, nuove speranze, il desiderio di gioia e la ricerca della pienezza della vita. Sirio vive una sua vita in movimento, ride a modo suo, una vita faticosa e sghemba ma sorprendente, a dispetto di tutte le diagnosi.
Il libro è anche uno spaccato sul mondo della neuro–riabilitazione e dei bisogni speciali, il racconto di un’Italia sempre in bilico tra l’eredità basagliana e i tagli dell’austerità, i budget di una burocrazia sanitaria che funziona al rallentatore, in cui emerge la rivendicazione di un welfare necessario che sia all’altezza dei bisogni delle singole persone.

Marvin Harris
BUONO DA MANGIARE
Einaudi, 2015, collana “Einaudi tascabili. Saggi”, pag. 264 € 12,00 (al socio € 11,40) disponibile in ePUB con DRM a € 6,99
Perché alcuni mangiano cani, gatti e dingo, mentre altri evitano la carne di mucca, maiale o cavallo? Perché alcuni odiano il latte e i suoi derivati, mentre altri considerano cibo prelibato lombrichi e cavallette? Perché le abitudini alimentari dei popoli cambiano nel tempo e sono così diverse? L’autore ci spiega quali sono le ragioni economico–antropologiche che stanno dietro le scelte e le ragioni alimentari dei diversi popoli del nostro pianeta, che ci indirizzano verso un cibo piuttosto che un altro, con una trama avventurosa come quella di un romanzo che porta il lettore a continue scoperte, avvicinandolo a gusti e disgusti noti e ignoti, ciascuno specchio di storie affascinanti e di realtà all’apparenza inspiegabili: come uno degli ultimi capitoli, intitolato “Mangiare la gente”.
Marvin Harris è nato a Brooklyn, New York, nel 1927; è un antropologo americano, allievo di Margaret Mead, esponente del materialismo culturale e autore di rivoluzionarie e controverse teorie, è morto nel 2001.

Robert Munsch, Michael Martchenko
LA PRINCIPESSA E IL DRAGO
EDT–Giralangolo 28 p., ill. , rilegato
€ 13,50 (al socio €12,82)
Una storia con protagonisti tipici delle fiabe interpretati qui in una veste tutt’altro che tradizionale, accompagnata da illustrazioni di stampo sorprendentemente classico. Un bestseller da 7 milioni di copie vendute nel mondo!
La principessa Elizabeth vive in un castello e sta per sposare il principe Ronald, ma un giorno un drago distrugge il castello, manda in fiamme tutti i suoi bei vestiti e rapisce il principe. Elizabeth non si perde d’animo, parte alla ricerca del dragone per liberare il suo principe, che si rivelerà un rammollito superficiale e inetto, ben diverso da come si era presentato all’intraprendente e combattiva principessa.
Lettura consigliata apartire dai 3 anni