Margaret Atwood
ORYX E CRAKE (L’Ultimo degli uomini)
Ponte alle Grazie, 2021, collana “Scrittori”, pag. 384 € 18,00 (al socio € 17,10) disponibile in formato ePub con DRM a € 9,99
Snowman, il protagonista, vive da solo su un albero vicino al mare, avvolto in un lenzuolo sporco; non sa che ore sono — nessuno lo sa più, dopo la pandemia — non misura il tempo, anche se porta ancora al polso il suo orologio: che non funziona più. Cerca cibo e medicine nelle terre desolate che lo circondano, infestate da ibridi di animali feroci frutto di esperimenti genetici, che hanno soppiantato definitivamente i precedenti esseri viventi, ormai tutti estinti. Raggiunge con viaggi pericolosi i compound, le ex aree residenziali recintate e fortificate ormai vuote dove fruga fra i resti, recuperando tutto ciò che può essergli utile, e rimuginando sulle scelte che hanno portato la Terra al tracollo, in nome di una scienza onnipotente.
Tra i ricordi del passato emerge prepotente quello di Oryx, la donna enigmatica che lo aveva conquistato, insieme al rancore per l’amico Crake, responsabile del disastro. Snowman cerca una spiegazione per sé e per i «figli di Crake», unica forma di vita intelligente sopravvissuta sulla Terra, frutto esemplare dell’ingegneria genetica; questi esseri perfetti e ingenui, incapaci di fare del male a chicchessia e che non conoscono né malattie né morte, sono come dei bambini ignari dell’insensatezza degli uomini che li hanno creati e preceduti. Come hanno dimostrato Orwell, Huxley, Vonnegut e la stessa Atwood (nel Racconto dell’Ancella), la rappresentazione letteraria di un’utopia fallita può aprirci gli occhi più di innumerevoli verità sullo stato del pianeta.
Quello di Oryx e Crake è un mondo che potrebbe essere a pochi anni, a poche folli decisioni di distanza da quello attuale in cui viviamo: inquietanti scenari di un mondo molto vicino al nostro ma già “oltre”, che prefigurano gli scenari globalmente in atto dopo la diffusione dell’attuale pandemia tuttora in corso. The New Yorker definisce questo romanzo “imponente e coraggioso”, e Margaret Atwood “meglio di George Orwell”; sicuramente una lettura bellissima e avvincente, che ci porta a riflettere su tante caratteristiche delle società in cui viviamo, soprattutto in questo momento che possiamo definire “critico”, come una specie di fase di transizione verso qualcosa che ancora non conosciamo ma che il racconto della Atwood ci fa intuire come prossimo venturo.
Margaret Atwood vive a Toronto, in Canada, ed è una delle voci più importanti della narrativa e della poesia canadese; laureata ad Harvard, nella sua lunga carriera ha pubblicato romanzi, racconti, raccolte di poesia, libri per bambini e saggi. Più volte candidata al premio Nobel per la letteratura, ha vinto il Booker Prize nel 2000 con L’assassino cieco. Oryx e Crake, edito in passato anche con il titolo di L’ultimo degli uomini, è il primo volume della trilogia di MaddAddam, da cui Paramount Television e Anonymous Content stanno realizzando una serie TV.
Sara Turetta
I CANI, LA MIA VITA
edizioni Sonda, 2020, pag. 208, illustrato, rilegato € 18,00 (al socio € 17,10) disponibile in formato EPUB con DRM a € 9,49
L’autrice, presidente dell’associazione “Save the dogs”, ci racconta in questo libro la sua storia, che ha inizio 20 anni fa quando decise di trasferirsi in una delle zone più povere della Romania per assistere gli animali abbandonati — tanti — di quel Paese, lasciando un lavoro sicuro e una carriera. Il suo viaggio avventuroso era iniziato nel 2001 con un furgone lungo la via balcanica, avente l’obiettivo di portare cibo e medicinali a un’associazione ambientalista in Romania, dove in quel momento era in atto un vero e proprio massacro di cani, adottato dalle autorità come unica soluzione possibile al problema del randagismo, che aveva assunto proporzioni gigantesche. Percorrendo strade disseminate di cani, vivi o morti, Sara capisce che quella è la sua missione.
Oggi, dopo 19 anni da quel viaggio, Sara con pazienza e determinazione è arrivata a fondare una clinica veterinaria che è diventata un punto di riferimento per chi si occupa del settore: offre un rifugio per cani e gatti abbandonati, un sistema di adozioni internazionale, accoglienza e assistenza domiciliare non solo per cani ma anche per asini e cavalli maltrattati (in quella zona d’Europa ancora utilizzati come trasporto e per lavori nei campi), e programmi educativi per chi si occupa di questi animali; per un totale di 45.000 animali salvati tra cure, sterilizzazioni e adozioni.
Racconta Sara che in Romania “la facilità con cui si abbandona un cane non ha pari in nessun Paese europeo”; e lancia quindi un appello: “Abbiamo un bisogno disperato di veterinari, in Romania non si trovano, la maggior parte se ne va in Inghilterra. L’ideale sarebbe per minimo un anno, ma accettiamo anche per sei mesi, ovviamente con un contratto e condizioni più che dignitose, perché in questo momento siamo allo stremo, anche a causa delle ripercussioni che l’emergenza COVID–19 ha avuto sulle possibilità di spostamento. Infatti la pandemia ha avuto un impatto enorme. A causa del lockdown abbiamo dovuto interrompere tutte le attività tranne quelle di pronto soccorso e abbiamo perso lo staff medico straniero perché sono tutti dovuti rientrare nel loro Paese”.
I diritti d’autore del libro saranno tutti devoluti all’associazione.
Susin Nielsen
UNA CASA SULLE RUOTE
Il Castoro, collana “Il Castoro bambini”, 2020, pag. 240, illustrato, rilegato euro 15,50 (al socio € 14,75) disponibile in formato EPUB con DRM a € 10,99
Felix ha 13 anni e vive in un furgone. Ma nessuno lo sa, a parte lui e la sua mamma. Da un certo punto di vista, una vita difficile; ma Felix ha un piano e un cuore grande: e quando ci sono grandi difficoltà, gli amici veri sanno cosa fare — anche quando tu non vuoi.
Lettura indicata dagli 11 anni*