Attenzione ai prodotti alimentari italiani contraffatti

image_1474Con il termine “contraffare” si intende la riproduzione di un bene in maniera tale che venga scambiato per l’originale ovvero produrre, importare, vendere o impiegare prodotti o servizi coperti da proprietà intellettuale. La contraffazione è un fenomeno antichissimo che riguarda molti settori merceologici. La commercializzazione di prodotti contraffatti incide sulla sicurezza e la salute dei consumatori ma anche sull’economia del Paese poiché l’imitazione fraudolenta di un prodotto può anche provocare deviazioni del traffico commerciale e fenomeni di concorrenza sleale (producendo gravissimo danno allo sviluppo della ricerca e alla capacità di innovazione).

COME DIFENDERSI
La vendita di merce contraffatta avviene attraverso differenti canali di distribuzione, nei quali la contraffazione non è sempre evidente. Spesso può compiersi attraverso mercati esterni alla distribuzione regolare, come le bancarelle o le spiagge, oppure tramite Internet ed, infine, all’interno di negozi appartenenti alla distribuzione regolare. Questo vademecum fornisce pratici consigli per difendersi dal pericolo di acquistare inconsapevolmente merce contraffatta.

LE BUONE REGOLE
La contraffazione non è sempre evidente.
Per evitare di acquistare inconsapevolmente merce contraffatta è tuttavia importante seguire alcune semplici regole di base:
– controllare sempre le etichette dei prodotti acquistati (l’etichetta è la loro “carta d’identità”) e diffidare di quelli con scritte poco chiare o privi delle indicazioni d’origine (laddove obbligatorie) e del “marchio CE” o dei marchi DOP/IGP/BIO per i prodotti a denominazione; le etichette più corrette sono quelle che garantiscono la migliore conoscenza del prodotto: trasparenza del marchio, processo produttivo, luogo di produzione e caratteristiche;
– acquistare solo prodotti in confezioni e con imballaggi integri, con il nome del produttore, assicurandosi della loro provenienza e di eventuali marchi di qualità o certificazione;
– valutare il giusto rapporto qualità/prezzo: un prezzo troppo basso può essere invitante ma potrebbe essere anche indice di scarsa qualità; può sembrare un’occasione e invece si compra un prodotto che non dura, e si deteriora molto prima dell’originale o addirittura nuoce alla salute;
– prestare cautela per le vendite effettuate “porta a porta”: se non si ricevono notizie precise sull’identità e sui recapiti (telefono, domicilio ecc.) del venditore, è possibile che si tratti di prodotti contraffatti;
– porre attenzione all’acquisto di prodotti proposti su Internet o da programmi televisivi, soprattutto nei casi in cui non sia prevista la possibilità di prendere visione della merce prima dell’acquisto e restituirla una volta ricevuta.
A CHI RIVOLGERSI PER TUTELARSI
Nel caso in cui l’acquirente abbia il ragionevole dubbio di aver inconsapevolmente acquistato un prodotto falso, potrà segnalare il fatto alle Autorità o chiedere quali siano le caratteristiche di un prodotto originale e ricevere indicazioni su come comportarsi di fronte a un prodotto contraffatto. La segnalazione potrà essere effettuata ai seguenti soggetti:

Ministero dello Sviluppo economico — Direzione generale per la Lotta alla contraffazione–UIBM
> CALL CENTER
+39 06 4705 5800 +39 06 4705 5750 
Dal lunedì al venerdì, dalle 9:00 alle 17:00 
contactcenteruibm@mise.gov.it
> LINEA DIRETTA ANTICONTRAFFAZIONE
+39 06 4705 3800 +39 06 4705 3539 
Dal lunedì al venerdì, dalle 9:00 alle 17:00 
anticontraffazione@mise.gov.it
> SALA PUBBLICO
Dal lunedì al venerdì, dalle 9:30 alle 13:30.
Per appuntamenti pomeridiani contattare il Call Center.
> Per maggiori informazioni consultare il WEB:
 www.mise.gov.it
   www.uibm.gov.it

I PRINCIPALI CASI DI ITALIAN SOUNDING (imitazione dei prodotti)
Alla contraffazione vera e propria si aggiungono i tanti casi di Italian Sounding. Tra questi, nel primo Rapporto sui crimini agroalimentari in Italia di Eurispes/Coldiretti alcuni vengono individuati, ad esempio:
– imitazioni di Parmigiano Reggiano o Grana Padano venduti legalmente come Parmesan (USA), Parmesanito (Argentina), Parmesao (Brasile) o Parma (Spagna) ;
– imitazione dell’Aceto Balsamico di Modena IGP;
– la pasta viene imitata nel mondo con i seguenti nomi: spaghetti napoletana, pasta milanesa, tagliatelle e capellini milaneza prodotti in Portogallo, linguine Ronzoni, risotto tuscan ed altri ancora;
– Pompeian Olive Oil è il nome di un olio prodotto nel Maryland;
– Cambozola tedesco ricorda il Gorgonzola milanese.

fonte: Agenzie delle Dogane

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.