Il forno a microonde – Parte 2

micro…prosegue dal numero precedente

Stoviglie adatte e inadatte
Isolatori elettrici, come il vetro e la porcellana, lasciano penetrare quasi completamente le microonde e sono pertanto materiali idonei per le stoviglie da utilizzare nei forni a microonde. Da evitare, invece, la porcellana con decorazioni in oro, poiché esse possono danneggiarsi.
I materiali conduttori elettrici, come i metalli, hanno invece il potere di riflettere quasi interamente le microonde. Gli alimenti nei recipienti di metallo non vengono quindi riscaldati. I recipienti metallici, inoltre, non dovrebbero essere utilizzati poiché impediscono una distribuzione ottimale delle microonde all’interno della cavità di cottura. Se parti metalliche di un contenitore sono troppo vicine alle pareti interne del forno a microonde, c’è il rischio che si sviluppino scintille.

Conseguenze per la salute
Effetti dei campi elettromagnetici
Radiazioni ad alta frequenza
Per quanto riguarda le radiazioni emesse dai forni a microonde, sono stati analizzati i potenziali effetti sugli occhi. Gli occhi sono sensibili alle alte temperature poiché il cristallino è meno irrorato e fatica a smaltire il calore accumulato. L’esposizione alle alte temperature può avere come conseguenza un’opacizzazione permanente del cristallino (cataratta). Osservando i cibi in cottura attraverso lo sportello di vetro del forno a microonde, gli occhi si trovano molto vicini all’apparecchio e quindi anche alla fuga di radiazioni. Diversi studi hanno però dimostrato che, se lo sportello è ben chiuso, la radioesposizione è troppo bassa perché si verifichi un significativo aumento della temperatura [8].
In generale, per i forni a microonde non vi sono indicazioni concernenti effetti nocivi sulla salute dovuti a un aumento della temperatura corporea.
Rischi in caso di uso improprio
Riscaldamento di alimenti ricoperti di pelle, buccia o guscio e di oggetti sigillati
I forni a microonde riscaldano i cibi molto rapidamente, formando una sovrappressione al loro interno, a condizione che i pezzi non siano eccessivamente grossi (spessore massimo 3–4 cm). All’interno del microonde, alimenti come uova, pomodori, patate o salsicce, rivestiti al loro esterno di pelle, buccia o guscio, potrebbero scoppiare o esplodere durante la cottura o al momento di estrarli dal forno. Particolarmente pericolose sono le uova riscaldate nel microonde, poiché scoppiando possono provocare ustioni da leggère a gravi oppure ferite agli occhi. Gli alimenti di questo tipo devono essere pelati o punzecchiati prima di essere cotti nel forno a microonde. Per le uova si consiglia una cottura convenzionale in acqua bollente.
I contenitori sigillati, come bottiglie, vasetti di pappe per bambini, imballaggi sotto vuoto ecc., devono essere aperti prima di essere riscaldati nel forno a microonde. I biberon vanno riscaldati senza succhiotto, poiché c’è il rischio che esplodano e causino gravi scottature.
Riscaldamento di liquidi e alimenti
Nel forno a microonde, i liquidi possono essere riscaldati anche oltre il loro punto di ebollizione senza che si formino vapori o bolle. Alla minima agitazione del contenitore, dai liquidi riscaldati in eccesso (es. bevande, soluzioni per inalazioni) possono svilupparsi grosse bolle che, “esplodendo”, fanno schizzare il liquido bollente fuori dal recipiente col rischio di provocare ustioni. Tale rischio può essere evitato immergendo nel contenitore l’apposita asticella di ebollizione, un bastoncino di vetro o un cucchiaino da caffè di materiale uniforme e resistente al calore (plastica, acciaio legato, ma non argentato!).
Con le microonde, i liquidi, gli alimenti e le sostanze gelatinose (es. sacchetti per impacchi freddi o caldi) vengono di regola riscaldati rapidamente al loro interno; da fuori, però, il cibo o il contenitore non sempre scotta al tatto. Specialmente nel caso delle pappe per bambini occorre prestare attenzione al rischio di ustioni nella cavità orofaringea. I liquidi, i cibi o altri oggetti devono perciò essere rimestati o mossi per controllare che non raggiungano temperature troppo elevate.
Modifiche nella composizione chimica degli alimenti
Ogni volta che un alimento viene riscaldato, la sua composizione chimica si modifica: si formano nuove sostanze e altre vengono parzialmente distrutte. Queste trasformazioni dipendono dal tempo di cottura e dalla temperatura. Le trasformazioni che avvengono nei cibi cotti nel forno a microonde corrispondono grosso modo ai cambiamenti provocati da una cottura convenzionale. Il valore nutritivo, la digeribilità delle proteine, la composizione degli aminoacidi e la stabilità delle vitamine liposolubili (A ed E) sono simili nei due metodi di cottura. Rispetto alla cottura convenzionale, la cottura nel microonde danneggia in misura minore la stabilità delle vitamine idrosolubili (C e B). Inoltre, i grassi sono meno ossidati, cosicché non possono formarsi sostanze tossiche altamente reattive (radicali). Di regola, rispetto alla cottura in pentola, il riscaldamento nel forno a microonde produce meno sostanze indesiderate, come idrocarburi policiclici aromatici (IPA) e ammine eterocicliche aromatiche. Nel microonde, del resto, non si formano le gustose croste.
Da approfondite indagini tossicologiche per verificare la presenza di nuove sostanze tossiche nei cibi riscaldati o cotti nel microonde non sono emerse differenze fra la cottura convenzionale e la cottura a microonde. Analisi microbiologiche e biochimiche, inoltre, non hanno rivelato alcuna azione tossica degli alimenti riscaldati o cotti nel microonde sul patrimonio genetico.
Fonte: Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP), SVIZZERA
A cura di Alfredo Morini

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