Che fossero conosciuti già in epoca antica lo testimonia il cognomen di uno dei più illustri cittadini romani del primo secolo avanti Cristo, Marcus Tullius Cicero: Cicerone era così chiamato per un’escrescenza sul naso di un suo antenato, che ricordava nella forma un cece, in latino cicer. Il nome scientifico della pianta è infatti Cicer arietinum, e appartiene alla famiglia delle Fabaceae; si tratta di una pianta annuale con steli che non superano gli 80 centimetri, ma con radici che possono diramarsi nel terreno fino a due metri di profondità. I semi, contenuti nei baccelli, sono commestibili, e sono i legumi noti come ceci. Molto prima di caratterizzare il cognomen di Cicerone, i ceci erano noti nell’area mediterannea, e risulta che fossero già coltivati durante l’età del bronzo.
Grazie all’alto contenuto proteico e alle proprietà energetiche sono sempre stati utilizzati nell’alimentazione dalle popolazioni che li conoscevano; attualmente sono i legumi più diffusi dopo soia e fagioli e i paesi che ne producono la maggiore quantità sono India, Australia e Pakistan. I ceci fanno parte della cucina tradizionale di molti paesi, in primis quelli dell’area mediterranea; in Italia vengono coltivati soprattutto in Liguria, Toscana, Lazio, Umbria, per quanto siano consumati ovunque. Nel nostro paese questo legume è molto conosciuto e amato, non solo nelle regioni meridionali, ma anche in quelle settentrionali come la Liguria: basti pensare alla celebre farinata.
I ceci in cucina
IN CFL potete trovare ceci essiccati o in scatola; quelli essiccati devono essere tenuti in acqua fredda per circa 12 ore, mentre quelli in scatola in genere sono già pronti per la cottura. Una volta trattati, questi legumi danno la possibilità di realizzare una gamma estremamente ampia di ricette, sia che si scelga di mantenerli interi sia che si decida di ridurli in creme e composti. Ne è un esempio l’hummus, la famosa ricetta tipica di molti paesi del medioriente di cui sono protagonisti ceci schiacciati mischiati con pasta di semi di sesamo, oltre ad aglio, spezie, limone e olio. Altra ricetta mediorientale ormai nota anche in Italia è quella dei falafel, polpettine che possono essere realizzate con vari tipi di legumi, tra cui i ceci.
Tra le ricette italiane, quella forse più tradizionale è la pasta e ceci, come quella romana, ma in realtà ogni regione ha il suo modo di coniugare la pasta con questi e altri legumi. Una tipica zuppa italiana, declinata in diverse varianti regionali, è quella a base di legumi misti, insieme a verdure e cereali; ma i ceci possono essere consumati anche in primi asciutti, e non sfigurano nemmeno se lasciati raffreddare. I ceci vengono utilizzati anche come contorno, insieme a verdure di vario tipo, schiacciati a formare polpettine, o in vellutata. Come altri legumi, si sposano benissimo con pesce, molluschi e crostacei e possono accompagnare sia una zuppa con le cozze, sia un secondo a base di gamberi.
Discorso a parte va poi fatto per la farina di ceci, che si ottiene dalla macinazione dei ceci essiccati che vengono poi liberati dalla crusca. In Italia la farina di ceci viene utilizzata in molte preparazione, dalla farinata ligure alla panissa, sempre ligure, alla panella palermitana, alla cecìna pisana e alla torta livornese.
Proprietà salutari
Per quanto non siano particolarmente indicati per le diete ipocaloriche, con le loro 316 kcal per etto e il 6 per cento di contenuto di grassi, non c’è dubbio che i ceci siano energetici e contengano moltissime sostanze fondamentali per il benessere dell’organismo, dalle proteine vegetali alle fibre, alla vitamina C e ad alcune vitamine del gruppo B, oltre a minerali e acidi grassi polinsaturi. La presenza di saponine fa sì che alcuni attribuiscano ai ceci proprietà terapeutiche, anche relative al controllo dei livelli di colesterolo e trigliceridi; inoltre sembrerebbe che abbiano proprietà antiacide, e non siano quindi controindicati in caso di ulcere. Sicuramente tra i legumi sono tra i più ricchi di nutrienti e i più benefici da un punto di vista energetico, e la loro duttilità in cucina ne permette un ampio uso, molto vario per portate e connubi di sapori.
Valori nutrizionali
I ceci sono legumi molto calorici, anche considerato il fatto che i valori nutrizionali vengono calcolati sul cece
essiccato; questo fa sì che un etto di ceci contenga circa 316 kcal. Le altre sostanze presenti però compensano questo svantaggio, grazie alla ricchezza dei benefici che comportano: si parla soprattutto di vitamina C, E, B1, B2, B3, proteine vegetali, fibre, magnesio e fosforo.
Su cento grammi di prodotto circa il 10 per cento è rappresentato da acqua, il 47 da carboidrati, il 20 da proteine, il 6 da grassi, il 14 da fibra. Tra i minerali i più presenti sono magnesio, potassio, fosforo, calcio e ferro.