IN SVEZIA C’È UN SUPERMERCATO “DEL CLIMA” DOVE PAGHI I PRODOTTI IN BASE ALLA LORO IMPRONTA DI CARBONIO

Più C02 emette il prodotto, maggiore sarà il suo costo, nel Klimat Butiken l’impronta di carbonio della tua spesa conta! 

Con l’intenzione di aiutare i cittadini a comprendere l’impatto delle loro scelte sull’ambiente, il marchio alimentare svedese Felix ha aperto il Klimat Butiken, ovvero un negozio del clima in cui i prezzi di tutti i prodotti si basano sulla loro impronta di carbonio. Per pagare, invece della corona svedese, si utilizza come valuta la CO2e. 

In questo negozio, ogni cliente ha un budget settimanale di 18,9 kg di CO2e, ciò significa che ognuno dovrà scegliere attentamente il cibo, evitando le opzioni con la più alta impronta di carbonio, in modo da poter coprire tutta la spesa senza oltrepassare il limite di valuta a disposizione. 

Sebbene molte persone vorrebbero fare la differenza facendo un’eco–spesa, non sempre è chiaro quali siano i prodotti che danneggiano maggiormente il pianeta. Fissando il prezzo del cibo in base al suo impatto ambientale si può mostrare la differenza tra i prodotti alimentari di origine vegetale e quelli di origine animale e aiutare a sensibilizzare le persone su come ciò che mangiamo possa contribuire notevolmente all’inquinamento ambientale. 

La produzione alimentare è responsabile di circa un quarto delle emissioni mondiali di gas serra. L’azienda svedese afferma che se i clienti fossero più informati riguardo a quali siano gli alimenti che contribuiscono maggiormente alla presenza di carbonio nell’aria, potrebbero prendere decisioni più consapevoli che aiuterebbero a ridurre notevolmente queste emissioni. 

L’apertura del Negozio del Clima è solo una parte del piano di sostenibilità a lungo termine del marchio. Felix intende implementare diverse azioni che possano aiutare i suoi clienti a prendere decisioni più informate nel momento dell’acquisto: come ad esempio, in tutti i suoi negozi, segnalare sulle etichette dei suoi prodotti il loro impatto sull’ambiente. 

Voi soci e socie di CFL cosa ne pensate? trovate che sia una buona idea? o che sia un sistema di acquisto che accentua il divario ricchi/poveri? fateci sapere il vostro parere scrivendolo sotto il post dell’articolo in Facebook o mandando una mail a redazioneGCC@cfltreviglio.it

fonte: www.greenme.it

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