RECENSIONI DI FEBBRAIO

Daniel Lee
LA POLTRONA DELLA SS
Sulle tracce di una vita nascosta
Nottetempo, 2021, collana “Narrativa”, pag. 400
€ 20,00 (al socio € 19,00) disponibile in formato EPUB a € 9,99 

Dentro all’imbottitura di una poltrona riemerge per caso dopo sessant’anni un fascicolo di documenti nascosti: in questo modo, come in un romanzo giallo, lo storico inglese Daniel Lee, studioso specialista della Seconda Guerra Mondiale, si è imbattuto per la prima volta nel nome di Robert Griesinger. Dopo cinque anni di indagini che hanno portato Lee da Stoccarda a New York sulle tracce del personaggio storico e dei suoi discendenti, attraverso ricerche d’archivio e le scarne testimonianze delle figlie e dei parenti, riemergono le vicende biografiche di un uomo profondamente integrato all’interno dell’apparato amministrativo nazista, ma completamente sconosciuto al resto del mondo. “Conosciamo solo le vicende di pochi individui legati alla cerchia ristretta di Hitler. Ma per capire il Terzo Reich vanno esaminate le traiettorie dei tanti rimasti nell’ombra”: così l’autore. Griesinger, dopo la liberazione di Praga nel maggio del 1945, prima di morire probabilmente di dissenteria in un ospedale della città, nascose i documenti ritrovati ora, appunto in un’anonima poltrona; membro delle confraternite nazionaliste dell’Università di Tubinga e aderente alle Allgemeine SS, Griesinger aveva lavorato come giurista per la Gestapo di Stoccarda e ricoperto un ruolo di primo piano nel Protettorato di Boemia e Moravia come delegato del Ministero del Lavoro del Terzo Reich. Dai documenti lasciati, non emerge la figura id un nazista fanatico, ma nonostante ciò fu un ingranaggio efficiente di quella macchina di morte, con un profilo personale e lavorativo segnato dal desiderio di fare carriera. Addentrandosi nella sua storia, l’autore ci spiega che “l’impegno di Giesinger in seno al nazismo e in particolare il suo antisemitismo sono emersi chiaramente. Alla fine si compone il ritratto di un uomo, che come molti della sua generazione e del suo ceto, sono passati da un comportamento cortese e simpatico in società, a dimostrare al momento opportuno tutta la loro astuzia e indifferenza verso gli altri, sia per convinzione che per tornaconto personale. Quando i nazisti arrivarono al potere, incarnarono subito un’opzione attraente per chi come lui, cresciuto in un ambiente nazionalista, voleva mettere il più possibile a frutto i propri studi e esperienze”. Convinto che gli ebrei fossero il nemico principale del popolo tedesco, arruolato nella Wermacht è probabile che abbia partecipato durante l’invasione della Russia agli eccidi perpetrati in Ucraina contro gli ebrei: a conferma della sua “tragica normalità”, ubbidendo agli ordini delineati nelle “Linee guida per il comportamento delle truppe” emesse dai vertici della Wermacht all’inizio dell’invasione, comportandosi come tanti altri soldati tedeschi che diedero il loro zelante contributo allo sterminio. 

A cura di Barbara Abdeni Massad
SOUP FOR SYRIA
Ricette per la pace e la condivisione
Edizioni EDT, 2016, collana “Food”, pag. 216, illustrato, rilegato
€ 23,50 (al socio € 22,33) 

Un libro di ricette può avere molti scopi: Soup for Syria aspira alla pace attraverso la condivisione e l’amore per il cibo, quello più semplice, rappresentato dalle zuppe.
Per dare il proprio contributo alla causa di un’emergenza umanitaria senza precedenti, la fuga disperata dalla Siria di milioni di esseri umani, la curatrice del libro ha pensato di unire le ricette di oltre 80 tra chef e food writer di tutto il mondo (per citarne alcuni, Anthony Bourdain, Enrico Crippa, Yotam Ottolenghi , Sami Tamimi, Alice Waters, Greg Malouf e molti altri) hanno composto ricette facili da preparare, buonissime e ben illustrate, ma tutte incentrate su un unico piatto: la zuppa, cioè “qualcosa che si cucina sempre, anche quando il mondo intorno a noi è in difficoltà”. Due citazioni con le parole di due tra i cuochi che hanno contribuito al ricettario: “Ho sempre pensato che non esistesse un modo migliore per annullare le differenze tra le persone che condividere un pasto insieme. E le zuppe sono il piatto della condivisione per antonomasia” (Greg Malouf); “Sia in tempo di crisi che di pace, raccogliere la famiglia e gli amici attorno a un tavolo per condividere il cibo è uno degli atti più potenti che si possano fare per affermare la voglia di vivere. E non c’è niente di più confortante e nutriente di una ciotola di zuppa calda” (Alice Waters).

La prefazione è di Carlo Petrini; i profitti del libro sono devoluti all’UNHCR, l’agenzia per i rifugiati delle Nazioni Unite.

Barbara Abdeni Massaad è nata in Libano, a Beirut, e si è trasferita in Florida quando era ancora una bambina; ha imparato a cucinare aiutando il padre nel ristorante libanese di famiglia, Kebabs and Things; successivamente è tornata in Libano nel 1988, dove ha completato gli studi universitari scegliendo di dedicarsi alla sua vera passione, la cucina. È tra i soci fondatori di Slow Food Beirut e appassionata sostenitrice della filosofia di Slow Food. Attualmente vive a Beirut con il marito e i tre figli; lavora come food writer e presentatrice TV, è autrice di libri di cucina e giornalista enogastronomica per diverse testate internazionali; uno dei suoi libri ha vinto il Gourmand Cookbook Award 2010 e il Prix de la Litérature Gastronomique 2010.

Anna Cerasoli
GATTI NERI GATTI BIANCHI 
Editoriale Scienza, 2011, collana “1-2-3 Raccontami una storia”, illustrato, pag. 48
€ 13,90 (al socio € 13,20) disponibile in ebook PDF a € 8,99 

Tra i tanti quartieri della città, uno soltanto può vantare questo primato: avere gatti tutti neri. La popolazione felina era molto felice di ciò, mentre meno contenti erano gli abitanti della zona, soprattutto quelli superstiziosi. Ma all’improvviso in città ecco comparire un gattino tutto bianco a negare questa verità. I gatti bianchi aumentano, aumentano sempre di più: i neri decidono così di trasferirsi in periferia, dove c’era aria pura e lardo in quantità, finché nel quartiere ogni gatto è bianco e nessun gatto è nero. I topi subito approfittano dei grassi e viziati gatti bianchi, troppo pigri per la caccia, e si riversano nelle strade. Agli abitanti non resta che richiamare gli scaltri felini dal manto scuro, e a quel punto tutti i gatti del quartiere erano bianchi o neri. Ma cosa succede quando, dalla campagna, arriva un’intera famiglia di gatti rossi? A questo punto si può tranquillamente affermare che i gatti del quartiere sono di ogni colore!

Attraverso un racconto ironico e divertente i piccoli lettori sono portati a familiarizzare con i primi termini e concetti della logica, i quantificatori “tutti, nessuno, qualcuno”. In chiusura troviamo consigli pedagogici per gli adulti e proposte di attività per giocare ancora con la logica.

Le illustrazioni sono di Anna Laura Cantone.

***Età di lettura: da 5 anni***

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.