L’ABITUDINE AL RICICLO PUÒ ANCHE FAR DANNI

L’idea che riciclare faccia bene all’ambiente in alcuni casi può essere quasi pericolosa, non solo perché non sempre il riciclo funziona, ma anche perché distoglie l’attenzione sugli sforzi che dovremmo fare prima di tutto a ridurre e riutilizzare i beni che utilizziamo, scrivono alcuni ricercatori su Nature sustainability 

Riciclare è cosa buona, vero, ma meglio ancora per l’ambiente sarebbe ridurre e riutilizzare beni e oggetti. E invece, quando si chiede alle persone quale sia il sistema migliore per gestire i rifiuti, il riciclo sembra spesso la scelta migliore. Almeno per gli Americani. 

Arriva infatti dagli USA lo studio pubblicato nei giorni scorsi sulle pagine di Nature sustainability che ha sondato le attitudini, le credenze e i comportamenti in fatto di gestione dei rifiuti di alcuni Americani, attraverso alcuni questionari. E che ha portato gli autori del lavoro a lanciare un piccolo allarme in un articolo su The Conversation: forse abbiamo dato troppa importanza al riciclo e poca a quella della riduzione e riutilizzo di beni e materiali. 

Di cosa stiamo parlando è ovvio. Il problema è sotto gli occhi di tutti: i rifiuti sono ovunque, in alcuni luoghi più che altrove. Tutto quello che consumiamo e che produciamo costa all’ambiente: costa quando lo produciamo e quando lo smaltiamo. Come consumatori possiamo fare molto: possiamo prima di tutto cercare di ridurre i rifiuti, scegliendo meglio e consumando meno oggetti e materiali, riutilizzandoli e magari sì anche riciclandoli. La chiamano la regola delle tre R o più propriamente — come ricordando gli autori — è la gerarchia sulla gestione dei rifiuti raccomandata dalle istituzioni e organizzazioni ambientaliste. Una piramide invertita per cui la riduzione è la scelta migliore e dovrebbe essere quella più praticata, la base, e che vede all’estremo opposto la fine di un oggetto o un materiale, in discarica. 

Ma, quando si chiede alle persone cosa credono sia meglio per l’ambiente e come sia possibile ridurre i rifiuti, la piramide si stravolge e quasi l’80% dei partecipanti sbaglia l’ordine delle scelte. In generale si osserva una tendenza a valorizzare il riciclo come strumento ideale per la gestione dei rifiuti, a discapito delle strategie di riduzione e riutilizzo, in quello che i ricercatori hanno ribattezzato appunto come un “pregiudizio del riciclo”. Questo a dispetto del fatto, come mostrato da un’altra indagine, che le risposte corrette su come riciclare diversi oggetti erano lungi dall’essere perfette, soprattutto per alcuni oggetti (come lampadine, buste di plastica o bicchieri da caffè). 

Solo quando messi alle strette — con meno opzioni da scegliere tra i diversi modi per affrontare il problema dei rifiuti — i partecipanti recuperavano terreno, riconoscendo nella stragrande maggioranza dei casi che la riduzione dei rifiuti sarebbe l’azione più sostenibile per cercare di gestirli al meglio. Magari anche ottimizzando il design degli oggetti, come riconosciuto dalla maggior parte dei partecipanti ascoltati dai ricercatori. 

C’è dunque terreno per agire, per rinforzare il messaggio che sia meglio ridurre e riutilizzare, senza demonizzare il riciclo, ma nemmeno presentandolo come una panacea al problema dei rifiuti e un lasciapassare per continuare a produrre e consumare a dismisura, concludono gli autori su The Conversation

Parlano agli USA, ma il messaggio può valere per tutti. 

fonte: www.ilmeteo.net

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