LA BATATA ROSSA, UN TUBERO DALLE STRAORDINARIE PROPRIETÀ

Molti di voi probabilmente staranno pensando che nel titolo ci sia un errore di battitura e che in questo articolo si voglia parlare dei benefici della patata rossa. Non è così. La batata rossa è un tubero decisamente inconsueto e particolare. 

Originaria dell’America del Sud e arrivata nel vecchio continente grazie a Cristoforo Colombo, la batata contiene tantissime sostanze utili al nostro organismo come fibre, vitamine A e C (e in minore quantità B ed E), proteine, potassio, magnesio, ferro e calcio. 

La Ipomea batatas, questo il suo termine botanico, è inoltre ricca di flavonoidi e antociani e ha un grande potere antiossidante e anti–aging. Non è un caso infatti che alcune creme anti rughe contengano un estratto di questo tubero. 

L’associazione americana CSPI (Center of Science in the Public Interest) in una classifica sui vegetali più salutari ha messo la batata rossa al primo posto. Questo tubero ha ottenuto il punteggio più alto proprio grazie all’elevata concentrazione di sostanze benefiche per il nostro organismo, non solo al suo interno ma anche e soprattutto nella buccia. 

Se vi state chiedendo come utilizzare una batata rossa in cucina, la risposta è semplice: in tutte quelle ricette in cui usereste le normali patate o la zucca, dato che il sapore di questo tubero è a metà strada tra questi due alimenti più noti e utilizzati. Potrete ad esempio cucinare un risotto di batata, oppure invitare i vostri amici per gustare insieme delle ottime batate al forno! 

A differenza delle normali patate, però, la batata rossa può essere consumata anche cruda insieme alla sua buccia ben lavata: è ottima, ad esempio, nell’insalata. 

Evitando la cottura, tra l’altro, si mantengono intatti tutti i valori nutritivi e le numerose proprietà di questo tubero. 

C’è da sottolineare poi che è soprattutto nella buccia che si trova una sostanza che sembra avere effetti benefici sulla riduzione del colesterolo e della glicemia: il cajapo

Le statistiche dicono che nei Paesi dove la batata viene consumata più frequentamente cruda (alcune regioni del Giappone) ci siano meno persone affette da malattie come diabete, ipertensione e anemia. 

Se abitate in una zona calda potete provare a piantarla sul vostro terrazzo o in giardino in modo da averla sempre disponibile. 

Nonostante la batata rossa sia di origine americana e poco diffusa e conosciuta nel nostro Paese, anche in Italia sono nate alcune cooperative che la producono con i metodi dell’agricoltura biodinamica. 

In CFL potete trovare le batate nel reparto della verdura biologica. 

A cura di Martina Mangili

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