TRADIZIONI E CURIOSITÀ DEL MESE DI NOVEMBRE

La festività di Ognissanti a Borgo Sole, Udine

Penultimo mese dell’anno secondo il calendario gregoriano, deve il suo nome al fatto che nell’antica Roma,prima della riforma di Giulio Cesare, era il nono mese dell’anno che iniziava con il mese di Marzo. 

Novembre è il mese della pienezza autunnale, piovoso, con le piante che definitivamente si spogliano del loro fogliame; con le prime brinate mattutine è foriero della stagione invernale che inizia il mese successivo. 

A Novembre finisce l’annata agraria, in questo mese tradizionalmente si fa il rendiconto dei raccolti e ancor oggi in molte parti si pagano i fitti agrari e si fanno le parti dei beni agricoli dove ancora esiste il rapporto di mezzadria. 

Nella nostra tradizione Novembre è ricordato come il mese della rievocazione dei defunti, ricorrenza questa che risale a tradizioni precristiane che la chiesa ha semplicemente fatto proprie “cristianizzando” antiche feste “pagane”, presenti in tutte le culture italiche ed europee. Queste celebrazioni legate al capodanno agrario e a culti ancestrali dei morti sono state ricondotte nell’ambito religioso salvaguardando solo la data e – parzialmente – il significato. 

Così il Capodanno Celtico è divenuto la festa di Ognissanti e il giorno successivo, 2 novembre, il giorno della Commemorazione dei defunti. Questa purtroppo è la storia, quel che è certo è che i primi giorni di novembre hanno conservato aspetti che riportano a un antico capodanno; piccole tracce si possono ancora trovare nell’usanza delle strenne che in quei giorni ci si scambia in varie 

parti d’Italia. 

La stessa “festa di halloween”, rispolverata negli ultimi anni, vituperata dalla chiesa e che i più credono di origine statunitense, altro non è che una ricorrenza legata al culto dei morti, la tradizione della zucca intagliata a forma di teschio e illuminata da una candela che viene posta sulla porta di casa per spaventare i defunti che nella notte magica tra il 31 Ottobre e il 1° Novembre tornerebbero sulla terra era diffusa in Italia dal Friuli al Veneto, al Piemonte, passando per la Romagna, le Marche e raggiungendo il Sannio , sin dalla notte dei tempi…altro che festa di importazione! In quella notte si credeva che il mondo dei morti e quello dei vivi venissero in contatto, e che fosse possibile per i morti tornare sulla terra ma anche per i vivi passare nel regno dell’oltretomba. 

La notte tra il 31 Ottobre e il 1 Novembre si celebra una tra le festività più importanti del calendario celtico e neopagano: Samhain, che segna l’inizio della ruota dell’anno. Samhain è termine gaelico che sta ad indicare appunto la stagione invernale, e nel gaelico irlandese è proprio il nome del mese di novembre. È una festività importantissima perché segna non solo l’inizio della seconda parte dell’anno celtico, cioè l’inverno, ma in epoche più antiche segnava anche l’inizio dell’anno agricolo. Era la festa dell’ultimo raccolto e della preparazione delle provviste per l’inverno nelle società rurali.

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