L’INVERNO È ARRIVATO: È TEMPO DI SPINOSI

Finalmente possiamo riempire le nostre dispense di carciofi autunno–invernali, in particolare gli spinosi. 

Il momento giusto del “la” a questa campagna 2019–2020 per uno dei prodotti — quando è di buona qualità — più gustosi e appaganti dei periodi freddi dell’anno parte un po’ in ritardo rispetto al solito per via di non ottimali condizioni atmosferiche nelle zone più vocate alla produzione. Parliamo soprattutto di Sardegna, la regione regina per questo tipo di coltivazione, da cui provengono già da settimane i thema, una varietà senza spine molto buona in termini di resa per gli agricoltori ma anche meno pregiata, e dalla quale soltanto adesso stanno arrivando belli spinosi che si avvantaggiano delle escursioni termiche tra notte e giorno e oltre alla loro ottima qualità si raccolgono in quantità considerevoli che ne abbassano finalmente i prezzi. 

Per i buoni spinosi prevedete un costo tra l’euro e un euro e cinquanta l’uno (i carciofi non si vendono a peso) mentre i thema spuntano esattamente la metà, per una soddisfazione del consumatore che però si realizzerà in maniera analoga, bisogna ammettere. 

Per cui se volete il meglio, da qui a febbraio, orientatevi sui carciofi con le spine, sardi per l’appunto ma anche liguri, pur se nella piana di Albenga — un paradiso terrestre per ogni tipo di ortaggio — se ne raccolgono pochi per ora, con prezzi che partono da due euro l’uno. Inizia la raccolta anche a Menfi, in Sicilia, dov’è dedicato un preisio Slow Food allo spinoso locale, ma il loro momento top arriverà a gennaio e febbraio, un po’ più in là. Ne potremo dunque mangiare di ogni provenienza nei prossimi mesi, sicuri di acquistare qualcosa di speciale e prezioso, che speriamo non subisca intemperie come lo scorso anno, quando in Sardegna alcune alluvioni si portarono via buona parte dei campi. 

Se li trovate ottimi e molto freschi mangiateli anche crudi tagliati finemente e in insalata, oppure passati velocemente a fuoco alto in padella con poco olio, aglio se garba e prezzemolo. Usateli per condire i tagliolini di pasta fresca o friggeteli affettandoli sottili come fanno in ogni bar a tapas che si rispetti in Catalunia. Potete anche usare i gambi, pulendoli fino al cuore, per metterli sott’olio. Insomma: sbizzarritevi in cucina adesso che inizia il loro periodo d’oro. 

Da La StampaCarlo Bogliotti 

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